Chiesa e Società
Catanzaro. Solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria
Catanzaro. Solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria. Mons. Maniago: “la Madonna che ci insegna a prepararci interiormente al Natale di Cristo”
Si è celebrata oggi, 8 dicembre, nella Basilica “Maria SS. Immacolata” di Catanzaro, gremita di fedeli, la Solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria. Una celebrazione particolare, quella di oggi, per la città di Catanzaro, per la presenza del nuovo Arcivescovo, S.E. Mons. Claudio Maniago, e del nuovo sindaco, Nicola Fiorita.
Dopo aver dato Lettura dell’atto notarile alla presenza di Mons. Claudio Maniago, di don Sergio Iacopetta, rettore della Basilica, di Michele Trapasso in qualità di commissario straordinario dell’Arciconfraternita, del Sindaco, Nicola Fiorita, e degli assessori comunali, si è proceduto all’atto di consacrazione, con il racconto storico e l’accensione del cero da parte del Sindaco.
L’Arcivescovo nell’omelia, manifestando la gioia di celebrare “la solennità dell’Immacolata Concezione di Maria così cara alla nostra Città e anche come momento significativo del tempo di Avvento, perché di fatto è la Madonna che ci insegna a prepararci interiormente al Natale di Cristo”, ha sottolineato l’importanza di questa celebrazione per lui: “La festa di oggi assume un valore particolare per me essendo la prima volta che la celebro come Vescovo di questa città e di questa Diocesi. Con emozione, quindi, affido il mio ministero alla Vergine Immacolata insieme con tutti i migliori desideri di chi vive e ama questa città e la vuole sempre più comunità coesa e solidale, ricca delle sue migliori tradizioni e pronta ad affrontare le sfide impegnative di un mondo che cambia in fretta”.
Rendendo lode “alla Santissima Trinità per il dono immenso del mistero dell’Incarnazione” e per “il dono dell’Immacolata, della Bellezza che ha nome Maria […] bellezza che non finisce di affascinarci e che riguarda non solo la Madonna, ma anche la Chiesa, ciascuno di noi”. Mons. Maniago ha sottolineato che la vita di Maria non è stata diversa dalla nostra, “ella ha conosciuto le difficoltà quotidiane, l’oscurità e le prove che la fede comporta, ha sperimentato non meno di Gesù la tentazione e le sofferenze delle lotte interiori. Davvero Maria ha condiviso tutto quello che appartiene alla nostra condizione terrena, a eccezione del peccato, e perciò ci è vicina, si china su di noi con tenerezza materna per aiutarci a diventare ciò per cui siamo stati creati, a diventare figli del Padre in Gesù, santi e immacolati nella carità”.
La festa dell’Immacolata è un forte invito alla santità, a fare nostra la risposta: “sono la serva del Signore”.
“Noi oggi abbiamo molto bisogno di contemplare la Madonna come discepola di Gesù – ha ricordato ancora l’Arcivescovo –, di contemplare la sua fede, e il mondo ha diritto di vedere in noi cristiani che la fede illumina la vita, la trasforma pur non sottraendola alle fatiche e alle prove che comporta. Dobbiamo impegnarci a vivere la fede quale prolungamento di quella di Maria, dobbiamo dare spazio allo Spirito come ha fatto lei, perché i misteri di Dio dilaghino in noi, perché la Parola ci plasmi e ci possegga”.
Mons. Maniago ha poi concluso con la preghiera affidando a Maria la Diocesi, la Città, l’umanità intera: “O Vergine immacolata, tu che porti a noi, nella tua purezza, il Figlio di Dio, la luce venuta nel mondo, guidaci sulle vie della santità, donaci il desiderio di convertirci, di purificarci, di ritrovare la grazia di Dio, di vivere sotto il suo sguardo. Sii per tutti vita, dolcezza, speranza, porta del Cielo.
O Madre santissima, noi ti affidiamo la nostra Chiesa e la nostra città, ti affidiamo le famiglie, l’innocenza dei bambini, il futuro dei giovani, le vocazioni, ti affidiamo gli ammalati, gli emarginati, i poveri, i carcerati, l’umanità intera perché tutti sono tuoi figli; ti affidiamo, o Madre, la grande causa della giustizia e della pace nel mondo, specialmente in Ucraina.
Fa’ che operando la verità nella carità percorriamo fedelmente la via che conduce al monte santo di Dio, dove tu ci attendi con Gesù”.
Durante la celebrazione, infine, vi è stata la benedizione di un nuovo membro dell’Arciconfraternita.