Catanzaro si candida ad ospitare la prossima giornata nazionale dei parchi di sculture all'aperto
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CATANZARO, 15 MAGGIO 2014 - Nella splendida cornice di Palazzo Te, organizzato dall’associazione culturale Mantova Creativa, si è tenuto nei giorni scorsi un convegno dedicato a Realtà e prospettive dei parchi di sculture all’aperto focalizzando l’attenzione su una realtà culturale di notevole importanza che consente una rinnovata fruizione delle opere d’arte e del rapporto con il pubblico.
Come ha sottolineato lo storico dell’arte Enrico Crispolti che sin dagli anni settanta si occupa di arte ambientale “i parchi di scultura all’aperto vanno oltre la tradizionale idea di monumentalità per aprire nuovi orizzonti che consentono di reiventare il contesto attraverso un intervento attivo delle opere plastiche.”
Accanto a Crispolti sono intervenuti, tra gli altri, il critico d’arte Renato Barilli, il fondatore della Fattoria di Celle Giuliano Gori, Maurizio Pellizzer, presidente dell’Ente Parco del Mincio, Daniele Crippa, presidente del museo del Parco di Portofino, oltre a Alberto Fiz, direttore artistico del museo Marca e responsabile del Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro.
Proprio Fiz ha spiegato come l’esperienza di Catanzaro rappresenti un modello culturale fortemente integrato nella realtà cittadina dove le sculture sono diventate il punto di riferimento di un processo identitario e consapevole dove l’arte non crea fratture o distacchi, ma viene messa al servizio dei fruitori: “Quello di Catanzaro è un progetto che non eguali in Italia”, ha affermato Fiz “in quanto le opere dei grandi maestri contemporanei si sono innestate sul territorio diventando parte integrante di un grande progetto ecologico basato sull’integrazione di differenti spazi emotivi.”
Nato nel 2005, il Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro, creato dallaProvincia di Catanzaro, è oggi una realtà primaria in ambito nazionale con 23 opere di 10 grandi maestri quali Stephan Balkenhol, Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre, Antony Gormley, Marc Quinn, Dennis Oppneheim, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto e Mauro Staccioli.
Durante il convegno sono state poste le basi per un’associazione dei parchi di scultura all’aperto creando un itinerario tra i differenti musei all’aperto in grado di avere un significativo impatto anche sul turismo culturale. Naturalmente tali realtà hanno la necessità di trovare una serie di elementi unificanti che prevedono, come ha ricordato Barilli, la presenza di opere non effimere, néeccessivamente deperibili, una progettualità curatoriale e un incremento costante della collezione.
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Proprio su tali principi si è sempre ispirato ilParco Internazionale di Catanzaro, così come altre fondamentali realtà italiane, in primo luogo la Fattoria Celle a Santomato di Pistoia nato nel 1982 grazie alla passione di un grande collezionista come Giuliano Gori. Quest’ultimo ha illustrato alcune delle opere di maggior rilievo (in tutto sono 60) presenti nel suo Parco come il labirinto del di Robert Morris, il Grande Ferro di Alberto Burri che indica metaforicamente l’ingresso al parco, l’installazione lirica di Fausto Melotti, l’omaggio alla classicità dei coniugi Anne e Patrick Poirier o l’eccentrica macchina lanciarazzi di Oppenheim.
Ma la giornata di studi mantovana ha consentito di approfondire altre realtà come il Parco di Santa Sofia, a 40 chilometri da Forlì, che si caratterizza per le opere di Staccioli, Hidetoshi Nagasawa, Nicola Carrino, Eliseo Mattiaci e per una coppia di artisti più giovani come Cuoghi & Corsello. Nagasawa, l’artista giapponese naturalizzato italiano, è presente anche nell’ambito della significativa esperienza del Macck il museo all’aperto di Casacalenda in provincia di Campobasso dove le opere d’arte hanno invaso pacificamente l’intero paese di origini medievali.
I parchi della scultura, insomma, rappresentano un grande patrimonio della cultura italiana, spesso non sufficientemente conosciuti.
Il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro lancia l’idea di programma per il 2015 la “Giornata dei parchi” proprio a Catanzaro: “Sarei felice che la nostra città diventasse un punto di riferimento per un dialogo allargato sulla fruizione dell’arte pubblica partendo proprio dall’esempio del Parco Internazionale della Scultura”.
In questo caso si potrebbero coinvolgere altre realtà importanti come il Parcodella Marrana di Montemarcello in provincia di La Spezia in Liguria, il Giardino dei Tarocchi creato in Toscana da Niki de Saint Phalle, il Giardino di Daniel Spoerri alle pendici del monte Amiata, Arte Pollino in Basilicata e il Parco di Fiumara a Castel di Tusa in Sicilia.