Politica

Catanzaro, Pino Celi: "Reagire alla crisi. La Politica si riappropri del suo ruolo"

CATANZARO, 22 MAGGIO 2014 - Avviso ai distratti, che in tempi elettorali è probabile aumentino, proprio nel momento meno opportuno. Catanzaro è investita da un disagio economico mai più registrato. Il tasso di disoccupazione supera ampiamente il 20 per cento. La crisi è strutturale e si allarga a macchia d’olio, coinvolgendo settori tradizionalmente sensibili, come l’artigianato e il commercio, o solitamente meno esposti, come i servizi e le attività professionali.

Latitante come sempre l’agricoltura, dislocata la (poca) industria nelle limitrofe Caraffa, Marcellinara, Settingiano, San Floro e Simeri. Di entità trascurabile il turismo, non solo quello nazionale e internazionale, ma anche soltanto quello interno, giornaliero, da pendolarismo città/maremonti. La Città sopravvive sull’impiego pubblico riservato ai fortunati riusciti a conquistare “il” posto, sui risparmi delle famiglie depositati in tempi migliori, sulla piccola rendita immobiliare da fitti commerciali e abitativi su cui grava una diffusa incertezza.
[MORE]Questo è l’infelice quadro economico e sociale cittadino, tracciato a grandi linee, ma veritiero nella sostanza e a prova di contestazioni. L’Amministrazione Abramo, nei limiti generali delle amministrazioni locali e propri di questa specifica, fa quel che può. Ha annunciato 50 appalti, molti sono stati anche assegnati, ma allo stato non si intravede nulla di concreto e non si sentono macchine in movimento, se è vero che mai come in questi mesi la disoccupazione degli edili ha raggiunto livelli record.

Altrettanto preoccupante è il quadro politico, e spiace doverlo constatare alla vigilia di importanti consultazioni europee e in prossimità di elezioni regionali ormai incombenti. Due i rilievi più immediati. Che fanno capire come la Politica (ci sia consentito per una volta l’uso della maiuscola) abbia perso smalto, spessore, lucidità e capacità di guida.

Primo rilievo. Si è ridotta al lumicino la rappresentanza cittadina a livello nazionale. Di fatto, abbiamo un solo senatore e un solo deputato. Al di là del loro impegno, che ciascuno può rilevare dalle cronache parlamentari e trarne una personale raffigurazione, siamo veramente ai minimi storici. Mai la rappresentanza parlamentare catanzarese aveva raggiunto tali limiti, in ciò favoriti da una legislazione elettorale pessima, ma senza dubbio propiziati da un terreno politico interno compiacente alle scorribande delle segreterie romane e regionali.

Secondo rilievo. Il sindaco Abramo, per i noti fatti, ha azzerato la Giunta nata su basi politiche, esautorando di fatto la rappresentanza voluta dai cittadini in maniera troppo frettolosa e non spiegata in modo lineare ed esaustivo. Per le ragioni suesposte, l’affronto, per così dire, non è da ritenersi perpetrato nei confronti della sola maggioranza di centrodestra, ma deve suscitare i giusti interrogativi anche nella opposizione di centrosinistra. Basti, al riguardo, porre mente all’emblematica vicenda delle dimissioni da consigliere comunale del giovane candidato a sindaco del Pd Salvatore Scalzo, che, dopo avere suscitato molte aspettative di rinnovamento, ha lasciato la Città per un impiego burocratico a Bruxelles.

Di fronte a questo quadro di disagio malessere e disimpegno, non bisogna cedere né alla rassegnazione né allo sconforto. Da parte dei consiglieri eletti, E’ deve essere migliorata la qualità complessiva dell’impegno politico nell’Aula e nelle Commissioni, anche nell’esercizio delle prerogative di controllo, di stimolo e di proposta verso l’Esecutivo, avvicinandola agli standard consoni a una Città che ha ragioni storiche e culturali per pretendere una politica migliore. Occorre pertanto riannodare i fili di un discorso interrotto con le intelligenze e le capacità migliori del tessuto cittadino, e sbrogliare i nodi di un dialogo che una contrapposizione sterile e improduttiva ha ancora più ingarbugliato.

C’è necessità urgente che soggetti politici adeguati, consci del loro ruolo di guida e di progetto, abbiano un perentorio scatto di orgoglio, tale da ridare fiducia a una Città che anche nella espressione politica conti sulle proprie capacità e sui propri talenti e che per questo si tenga al riparo dalle ingerenze altrui, insidiosamente legittimate da una colpevole e rassegnata indifferenza.

Pino Celi
Consigliere Comunale di Catanzaro
Gruppo Il Bene in Comune