Politica
Catanzaro. Permessi installazione antenne radio. Dichiarazioni di Luigi Levato
Permessi installazione antenne radio. Levato: “dopo più di sei mesi settore si è finalmente mosso recependo atto di indirizzo votato da consiglio su mia proposta”
CATANZARO, 14 GEN - Dichiarazione del consigliere comunale Luigi Levato (Catanzaro con Abramo):
“Il confronto fra settore e commissione Urbanistica per un nuovo regolamento sull’installazione delle antenne radio e similari arriva, finalmente, dopo un periodo di oltre sei mesi in cui quello stesso settore non ha dato seguito all’atto di indirizzo sul tema approvato il 27 maggio scorsa, su mia proposta, dal Consiglio comunale.
Atto di indirizzo che avevo fortemente voluto perché avevo scoperto alcune situazioni quantomeno anomale in merito a un permesso a costruire di un’antenna radio su un’area classificata come F2 nel quartiere Santo Janni: dopo un sopralluogo con la Polizia locale era infatti emerso che il sito in cui stava procedendo l’installazione, che purtroppo non si è mai interrotta in questi mesi, risultava diverso rispetto a quanto indicato nelle carte in possesso del Comune. Perché questo è potuto accadere?
Vale la pena ricordare che sulla vicenda di Santo Janni esiste una raccolta di oltre 400 firme di residenti con la quale si chiede di bloccare la procedura. Perché non si è tenuto conto della volontà popolare che è sovrana? E, in seconda battuta, che per tutte le aree classificate come F2 è il Consiglio comunale a esprimersi per via dell’interesse pubblico e collettivo preminente di queste stesse aree. Per questi motivi mi sarei aspettato che il settore Urbanistica fosse più celere nel processo di redazione di un regolamento che, non essendo per niente aggiornato, né chiaro in diversi punti, permette situazioni come questa che possono essere definite quantomeno anomale. Mi sarei inoltre aspettato, da dirigente e funzionari, una maggiore attenzione non solo in virtù della raccolta firme di oltre 400 residenti, ma soprattutto in presenza di quell’atto di indirizzo che, in teoria, dovrebbe bloccare tutte le concessioni in materia fino alla stesura di un nuovo strumento regolatorio. Come mai non è stato fatto e perché le pratiche non sono state portate in Consiglio, organo sovrano su questi procedimenti, né nella commissione preposta?
Da quanto è stato votato quell’atto sono pervenute richieste di installazione di antenne sulla biblioteca e sul Municipio: anche queste pratiche, in quanto riferite a edifici di proprietà comunale, avrebbero dovuto essere portate all’attenzione della commissione.
La discussione avviata ieri fra il settore e una delegazione della commissione è il minimo che si potesse fare. E ringrazio il presidente dell’organismo consiliare, Fabio Talarico, che ha convocato la riunione, su mia richiesta, dimostrando sensibilità e disponibilità per approfondire un argomento tanto importante e di estremo interesse pubblico.
Pur non avendo nessuna contrarietà di principio all’installazione di antenne radio o similari sul territorio, ribadisco l’assoluta necessità che qualsiasi percorso autorizzativo in corso o futuro venga normato da un regolamento attuale e puntuale. Sulla vicenda di Santo Janni, dove comunque si è continuato a lavorare nonostante l’atto di indirizzo che avrebbe dovuto bloccare tutto, formalizzerò nei prossimi giorni una richiesta di accesso agli atti finalizzata a chiarire quanto successo anche per tutelare un quartiere in espansione urbanistica per il quale un intervento del Consiglio comunale, proprio in virtù della presenza di una zona F2, sarebbe importante anche per tracciare i possibili miglioramenti della viabilità, delle aree verdi e degli impianti sportivi nell’ottica di una futura ulteriore espansione.
Concluso chiedendo al sindaco Abramo, alla luce di tutto questo, che ruolo è rimasto ai consiglieri comunali se non vengono presi in considerazione nemmeno dalla burocrazia pur avendo dimostrato, in questi anni, di saper assolvere perfettamente le proprie funzioni di controllo in nome dell’interesse pubblico”.