Cronaca
Comune di Catanzaro commissariato, il Tar: Ritorno alle urne per 8 sezioni. E' il caos
CATANZARO, 22 NOVEMBRE 2012 - ''Ben vengano gli accertamenti disposti dal Tribunale Amministrativo Regionale sulle modalità di voto in alcune sezioni elettorali. E' una decisione che non solo rispettiamo, ma che riteniamo saggia e oculata, proprio perché tende a dissipare ogni possibile ombra sulla legittimità della consultazione del 6 e del 7 maggio scorsi'', in questo modo, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, aveva commentato la notizia del rinvio all'udienza che si è svolta oggi, 22 novembre, inerente la discussione dei ricorsi elettorali presentati dal centrosinistra.
Poco fa la sentenza del Tar di Catanzaro, che ha deciso di sciogliere il consiglio comunale di Catanzaro. Inoltre, Il Tar ha condannato il comune alle spese di 14 mila euro e provveduto ad annullare i verbali dell'ufficio elettorale. A causa di ciò, i cittadini torneranno alle urne. In particolare, si voterà di nuovo in 8 sezioni: 3-4-18-24-28-37-70-84. Al momento della lettura del dispositivo i numerosi presenti nell'aula del Tar di Catanzaro hanno applaudito e qualcuno tra i sostenitori di Salvatore Scalzo ha urlato "giustizia è fatta!". Il collegio del Tar di Catanzaro era composto da Massimo Luciano Calveri (presidente), Giovanni Iannini, Emiliano Raganella e Costantino Salvatore Gatto (giudici a latere).
La sentenza del tar è stata subito trasmetta al Ministero dell'Interno ed il Dicastero valuterà la necessità di nominare un commissrio. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato Irelli, legale di Salvatore Scalzo, il sindaco ed il consiglio comunale decadono immediatamente e fino alle elezioni sarà un commissario a reggere le sorti del capoluogo.
Per verità di cronaca, ripercorriamo i fatti che hanno condotto a questo epilogo. Le suddette irregolarità sollevate dal centrosinistra, sarebbero sorte durante lo spoglio di tre sezioni (84, 85 e 86) nel quartiere Lido. In particolare, uno di questi seggi, l' 85, avrebbe evidenziato una discordanza tra numero dei votanti e numeri delle schede (una scheda in più). Ciò ha indotto i funzionari della Prefettura e del Comune a fare chiarezza , in seguito alla segnalazione dei rappresentanti di lista del candidato a sindaco del centrosinistra Salvatore Scalzo che, ai tempi, aveva dichiarato, "Siamo intenzionati a chiedere alla Commissione elettorale la verifica almeno delle schede nulle e bianche. In questo modo la città di Catanzaro potrà avere la garanzia di un risultato certo e trasparente, capace di fugare ogni dubbio". [MORE]
Così è stato. La contestazioni venne affidata all'Ufficio centrale elettorale del Tribunale, che rifece lo scrutinio nel tentativo di risolvere i dubbi. A seguito di ciò, l'Ufficio elettorale centrale decise di assegnare la vittoria ad Abramo, "Abbiamo trasmesso la dichiarazione di proclamazione di Abramo avendo superato la maggioranza assoluta dei voti, fissata a 28.673. Abramo ne ha avuti 28.803, 130 sopra il 50%", così aveva giustificato la decisione il presidente dell'Ufficio, Domenico Commodaro.
Nonostante ciò, l’opposizione non ci sta e procede il cammino intrapreso, chiedendo la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica. Intanto, la magistratura aveva già provveduto ad aprire un fascicolo sulle elezioni catanzaresi, ipotizzando vari reati anche nei confronti di un consigliere comunale eletto nel centrodestra, che risulta indagato con altre persone. Così, lo scorso 28 settembre, il gruppo di lavoro indicato dal prefetto Antonio Reppucci conclude gli accertamenti che, secondo quanto riportato dall’Agi, “Su tutte è emerso che nella sezione 85 sono almeno 22 gli elettori che hanno votato due volte. Si tratta di 19 maschi e 3 femmine che risultano avere espresso due voti. La Commissione ha anche accertato che i verbali del seggio sono stati compilati in maniera confusa e approssimativa con varie cancellature e correzioni".
Quindi, la Commissione ha trasmesso i verbali al Tar Calabria che, dopo averne preso atto, ha disposto la verifica delle schede elettorali di ventuno sezioni del Comune di Catanzaro, fissando l’odierna udienza, che ha portato al sopraindicato epilogo, con i giudici che hanno accolto parzialmente il ricorso presentato dal candidato e il ritorno alle urne di una parte dei cittadini. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro dieci giorni.
In Italia non c'è memoria di un fatto simile. Non si sa se il comune sarà commissariato e quando ci saranno le votazioni. Intanto il Sindaco è preoccupato per la città e per quello che potrà succedere fino alle votazioni visto che finora si era fatto parecchio specie per le partecipate. Sarà presumibilmente chiesta la sospensiva al Consiglio di Stato.
(Fonti: rainews24,rai.it, Agi, Ansa)
Rosy Merola