Politica

Catanzaronelcuore - Spunta nuovamente il vandalico ascensore a Bellavista

Riceviamo  epubblichiamo
CATANZARO -
Pensavamo fosse una pratica definitivamente risolta nel maggio del 2008, allorquando proprio il nostro Movimento riuscì a bloccare l’ecomostro rappresentato dall’ascensore che spuntava violentemente sulla balconata di Bellavista, deturpando uno degli angoli più suggestivi della città. E invece, a distanza di otto anni, quell’orribile manufatto si ripresenta inaspettatamente e, se possibile, con maggiore barbarie e con un aggravio notevole di devastazione sul contesto urbano. [MORE]

Non sappiamo chi, come, quando e perché abbia potuto ripresentare un progetto simile, così orripilante e assolutamente violento nel precario equilibrio storico-architettonico di un capoluogo già abbondantemente violentato. Fatto sta che nei giorni scorsi, improvvisamente, l’aggressione al paesaggio si è nuovamente materializzata sotto la specie di un ecomostro che rappresenta la cifra di una scelta tanto squalificante per chiunque l’abbia messa in campo ed approvata (tecnici e amministratori comunali) tanto incomprensibile ed improbabile sotto il profilo architettonico.

Si tratta di una devastazione inutilmente aggressiva ai danni del centro storico, che pensavamo di aver risolto otto anni fa nell’illusione che un’opportuna bonifica avrebbe consentito un’armonizzazione dell’opera, che certamente non avrebbe dovuto superare nemmeno di un centimetro il piano di calpestio di Bellavista.
E invece, se non sarà immediatamente bloccato lo scempio in corso, il panorama che quella balconata regala da secoli ai suoi cittadini ed ai suoi incantati visitatori sarà negato.

Se è vero che i decenni successivi al dopoguerra si sono distinti per una rovinosa politica urbanistica che ha deturpato il grazioso centro storico di Catanzaro, purtroppo i decenni recenti non sono stati meno dannosi: molti anni fa il nostro Movimento ha denunciato la scarsa sensibilità politica e tecnica con cui si è operato nella parte vecchia della città, con brutture che ci auguriamo – prima o poi – possano essere sanate. Alludiamo alla mancanza di controlli sui materiali architettonici usati (soprattutto all’esterno degli edifici), alla carenza di un piano delle facciate e delle insegne, alla mediocrità con cui si è sempre intervenuti per recuperare l’anima antica del centro storico, alla realizzazione di opere assai discutibili quali la “barcaccia” del Pianicello, il “carciofo” di Piazza Duomo, il bizzarro manufatto costruito con mattoni faccia a vista nello spazio antistante il Teatro Politeama, il disordine vigente negli arredi urbani. Un festival inutile di devastazioni che aggravano, nel loro insieme, il decoro urbano. E meno male che almeno la “scala” di Piazza Matteotti non c’è più!

In tutta questa negligente sregolatezza e insensibilità svetta, nostro malgrado e con nostro profondo tormento, la schifezza che in queste ore si è materializzata ex abrupto sulla balconata di Bellavista. Essa è l’autografo della falsa coscienza e della scadente attenzione di cui è oggetto la nostra amata Catanzaro.

Notizia segnalata da (Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”