Cronaca
Catanzaro: la Polizia di Stato arresta una coppia per spaccio di eroina e cocaina
CATANZARO 19 NOV - Nella mattinata odierna, personale del Commissariato di P.S. di Catanzaro Lido e della Sezione Volanti della Questura di Catanzaro ha arrestato un uomo e una donna, P.M. e T.A., rispettivamente, di anni 24 e 23 anni, conviventi di fatto, per il reato di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, alle ore 9.30, gli Agenti si recavano presso l’abitazione dei predetti per eseguire una perquisizione domiciliare, avendo fondato motivo di ritenere che ivi vi fosse un’attività di spaccio, in quanto, nei giorni scorsi, avevano ivi notato la presenza di tossicodipendenti.
Pertanto, appostatisi nei pressi, nel momento in cui accedeva all’abitazione un noto consumatore di sostanze stupefacenti, i poliziotti decidevano di intervenire all’interno di tale abitazione, sita in via Teano.
Nello stesso momento, i due conviventi, palesemente agitati, scappavano verso il bagno quasi a voler eludere il controllo da parte degli operatori e tale atteggiamento convinceva questi ultimi ad approfondire il controllo, che dava esito positivo; nel bagno, infatti, nella tasca di un accappatoio ivi appeso, gli Agenti rinvenivano due involucri in cellophane, contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina ed eroina, del peso, rispettivamente, di 4.81 e 21 grammi.
Venivano, inoltre, rinvenuti e sequestrati due bilancini di precisione perfettamente funzionanti, un coltello da cucina e un coltello multiuso, intrisi di sostanza stupefacente, oltre ad un rotolo di cellophane usato sicuramente per il confezionamento delle dosi, nonché una cospicua quantità di banconote di grosso e piccolo taglio, per un importo totale di 1.970 euro.
Alla luce di ciò, P.M. e T.A., che annoverano numerosi precedenti di Polizia in materia di stupefacenti e per reati contro il patrimonio e che non risultano svolgere alcuna attività lavorativa, venivano dichiarati in arresto e sottoposti, su disposizione della Procura della Repubblica, agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.