Politica
Catanzaro con Abramo alla Senatrice Granato: perché non è venuta a protestare anche lei?
CATANZARO 13 FEB - “La migliore definizione per la senatrice Bianca Laura Granato è la citazione di una citazione che prendiamo in prestito da un collega che l’ha riportata al microfono nella seduta del Consiglio comunale di ieri: “Turista per caso”.
Altro non fa e non riesce a fare, la nostra cara senatrice, se non dare sempre l’idea di essere, appunto, una turista capitata per caso nei palazzi delle Istituzioni. E l’idea risponde perfettamente alla realtà.
La senatrice ha raccolto, in questi anni, un flop dietro l’altro dimostrando la sua assoluta inconsistenza politica: ieri, con la protesta che ha organizzato contro un Consiglio comunale espressione del corpo elettorale, e cioè di quello stesso corpo elettorale che lei stessa non è riuscita a convincere neanche per farsi eleggere consigliera, ha dato prova della vacuità e dell’infondatezza delle sue proposte.
“Armiamoci e partite!” è stato l’appello della senatrice, perché altrimenti sarebbe venuta anche lei a protestare. L’hanno “salvata” quegli improrogabili impegni parlamentari romani che le hanno permesso di non farsi vedere dopo aver perso la faccia con le offese, gratuite e del tutto infondate, che ha diffuso la settimana scorsa tramite un temerario audio lanciato in una chat Whatsapp e poi ripreso da alcuni organi di stampa.
Il contenuto di quelle frasi, a nostro avviso chiaramente diffamatorie, ma su questo saranno le Autorità a determinarsi, è la prova lampante della specializzazione in “turismo” della senatrice: può mai una esponente di Palazzo Madama farsi beccare in castagna come in questo caso? Può rivolgere insulti e offese senza prove come se fosse in uno stadio? Noi crediamo di no, lei l’ha invece ammesso candidamente forse pensando di essere immune da responsabilità.
Ritornando al Consiglio comunale di ieri, forse la Granato non s’è fatta vedere perché qualcuno, come ha fatto, senza ricevere risposta, il sindaco Sergio Abramo, le avrebbe chiesto di spiegare come mai non abbia alzato un dito per difendere, lei che fa parte della maggioranza al Governo, il capoluogo di regione sulla questione della sede per la nuova Soprintendenza Catanzaro-Crotone.
Ricordiamo che il Mibact ha destinato la sede a Crotone facendo l’esatto opposto di quanto operato per le altre Soprintendenze, nelle quali il Comune principale e più grosso, sia esso capoluogo di regione, provincia o città metropolitana, ha legittimamente ricevuto la sede. È successo dovunque tranne che qui. Non ci venga a dire che Catanzaro ha conservato la sede del Segretariato: quella c’era già.
Una risposta sul perché il Ministero abbia scelto Crotone ce la siamo data: una sottosegretaria e una senatrice Cinquestelle che fanno riferimento a quella città pesano molto di più della “nostra” senatrice. Loro, a differenza della professoressa Bianca Laura Granato, il territorio che le ha elette, sanno come tutelarlo. Oppure la vicenda è ancora più semplice: magari, anche all’interno del partito di Beppe Grillo, conoscono alcuni indimenticabili interventi da candidata a sindaco della Granato, dal wifi alla depurazione: avranno quindi pensato che non vale proprio la pena prestarle attenzione. Li capiamo, però per favore, la prossima volta, non mettetela nel listino: un capoluogo di regione, e la stessa regione, hanno bisogno di ben altra rappresentanza di quella garantita da un semplice automa”.