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Catanzaro Città Universitaria, ieri il convegno promosso dalle associazioni Artù, Eureka e Azione Universitaria
Creare un ponte fra la città e l’Università Magna Graecia. Il tema è stato al centro del convegno “Catanzaro: città universitaria. E’ possibile?”, promosso dalle associazioni Artù, Azione Universitaria ed Eureka, che si è svolto ieri presso “Il Cremino” a Catanzaro Lido.
Nel corso del dibattito, moderato da Daria Mirante Marini (Presidente AU Catanzaro e Rappresentante in seno alla Commissione Paritetica Diges), sono state affrontate diverse problematiche che affliggono l’Ateneo catanzarese nonché la proposta di idee innovative volte a migliorarlo e a renderlo sempre più attrattivo.
“Ancora si ha difficoltà a definire Catanzaro città universitaria”, ha esordito Domenico Costa (Direzione Nazionale di Azione Universitaria), adducendo tra i motivi la questione trasporti.
Secondo quanto affermato dallo stesso Costa, nel triennio 2011-2014 la Regione Calabria è stata costretta ad eliminare 300 mila chilometri sulle strade del capoluogo di regione. Motivo per cui l’Amc ha fatto fatica in questi anni a gestire le tratte universitarie. Difficoltà che, però potrebbero essere colmate dalla metropolitana di superficie, tuttora in costruzione, dando così la possibilità agli studenti di raggiungere con più facilità il Campus.
Mentre sul problema dei collegamenti si sta muovendo qualcosa, non si può dire altrettanto per le sedi dislocate di Sociologia e Scienze Motorie, i cui frequentanti non riescono ad accedere né al servizio mensa né a quello bibliotecario.
Altro capitolo a parte, invece, è la movida nel quartiere marinaro e non solo. “Ci vuole un’ordinanza precisa per l’attività notturna. La città si sta spegnendo e si sta svuotando anche il centro storico”, ha sostenuto Costa.
Sulla tematica è intervenuto il consigliere comunale Anna Chiara Verrengia a sostegno dell’eccellenza dell’Umg che rappresenta un fiore all’occhiello della regione da valorizzare, in quanto forma la classe dirigente del futuro. A tal proposito, il Consigliere Verrengia ha aggiunto che ci vogliono “proposte concrete” per far emergere la realtà universitaria catanzarese la quale ha “tutte le carte in regola affinché emerga al pari di tutti gli altri atenei italiani”.
In merito all’argomento, si è espressa altresì Donatella Monteverdi (Assessore comunale alla Cultura e alla Pubblica Istruzione nonché docente di Diritto romano dell’Università di Catanzaro) che sta lavorando su diversi fronti per implementare l’Ateneo, mettendo al centro soprattutto l’aspetto culturale. Difatti, l’assessore ha rivelato la possibile concretizzazione di un accordo quadro che vede la collaborazione del Comune, dell’Accademia delle Belle Arti, del Conservatorio, della Camera di Commercio e dell’Umg. Un impegno che passa anche dall’idea di creare ulteriori spazi dedicati agli studenti per le attività di studio.
Sulla stessa lunghezza d’onda Filippo Pietropaolo (Assessore della Regione Calabria con delega all’Organizzazione e alle Risorse Umane) che ha rimarcato l’importanza dell’accordo siglato fra la Regione e l’Ateneo per la nascita dell’azienda “Dulbecco”.
“L’azienda Dulbecco offrirà prospettive importanti per la facoltà di Medicina. Si è creato un polo sanitario fra i più importanti del Meridione. Sarà un volano per i medici, gli specializzandi e gli istituti di ricerca”, ha detto Pietropaolo, precisando di aver interloquito già con la Vice Presidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi, per la risoluzione del nodo inerente le tempistiche per l’erogazione delle borse di studio, essendo principalmente un problema di carattere burocratico a cui si sta cercando di porre rimedio per velocizzarne il processo.
L’intervento del Prof. Ludovico Abenavoli (docente delle Malattie dell’Apparto Digerente all’Umg) si è focalizzato su uno dei punti di forza dell’Università, ossia la ricerca. Come sottolineato dal docente, nell’area biomedica ci sono 40 ricercatori con riconoscimenti a livello mondiale e riguardo all’Erasmus, sono stati sottoscritti circa 120 protocolli di intesa con gli atenei esteri, consentendo così ai partecipanti un’ampia gamma di scelta sulle mete del progetto di mobilità internazionale.
In merito all’azienda “Dulbecco”, Abenavoli ha dichiarato: “C’è tanto da fare soprattutto sul piano assunzionale perché la sanità non si fa solo con le parole. Bisogna investire sull’università e aiutare a cambiare il paradigma “città con l’università” a “città universitaria”.
La tematica, ampia e complessa, ha offerto numerosi spunti di riflessioni grazie anche agli interventi dei Professori dell’Ateneo catanzarese Stefano Alcaro (Direttore della Scuola di Alta Formazione), Domenico Bilotti (Docente di Diritto ecclesiastico), Rocco Reina (Docente di Organizzazione aziendale), Alberto Scerbo (Docente di Filosofia del diritto), oltre all’Avvocato Aldo Costa (Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro).
Non poteva mancare la voce degli studenti, per l’occasione rappresentati da Candido Reda (Presidente dell’Associazione universitaria Artù), Delia Arturi (Responsabile A.R.E.A. Giovani e studentessa di Giurisprudenza all’Umg) e Mario Russo (Rappresentante in seno al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) a conclusione di un incontro proficuo che è riuscito a riunire buona parte della comunità studentesca.