Cronaca
Catanzaro: città senza cultura storica sportiva
CATANZARO, 12 OTTOBRE 2013 - (Riceviamo e pubblichiamo) Giovedi 10 ottobre u.s. leggo con enorme stupore sul notiziario on line Catanzarese testualmente “Domenica 13 ottobre il centro storico di Catanzaro ospiterà, per la prima volta, la gara di regolarità inserita nel programma della “Rievocazione del giro storico delle Calabrie – Il gigantesco Otto”, organizzato dal “Camecs Club”. La manifestazione……………..”, nello stesso articolo vi è anche scritto che l’ Assessore comunale nell’ occasione ritirerà una targa.
Peccato che la foto recuperata nell’ archivio di del qutidiano catanzarese sia proprio relativa a piazza Prefettura di Catanzaro e l’auto in primo piano sia una TRIUMPH TR3 dell’ equipaggio Iorfida- Cervadoro riportante il numero 10 con la quale ha realmente partecipato ad una delle tante edizioni del “Giro Automobilistico delle Calabrie- Coppa Presidente della Repubblica”, organizzato da sempre dall’ Automobile Club Catanzaro, quindi se fosse vera la foto almeno sarebbe la seconda volta e non certamente la prima.
Ma non è cosi, la storia ci dice ben altro.
Era il 1948 quando l’ allora Presidente Nicola Leone e Direttore Gabriele Finelli dell’ Automobile Club Catanzaro, grandi appassionati dell’ automobilismo, volevano che si disputasse in Calabria una manifestazione di rilievo alla stregua della Mille Miglia che si disputava nel centro nord d’ Italia e della Targa Florio, gara siciliana.
Dopo studi e verifiche, considerato che il territorio calabrese si prestava naturalmente con il suo spettacolare paesaggio al circuito richiesto, nasce nel 1949 il ” PRIMO GIRO AUTOMOBILISTICO DELLE CALABRIE” riconosciuta e fregiata della Coppa Presidente della Repubblica, che ancora oggi 2013 ne detiene il riconoscimento.
Bandiera tricolore e partenza da Corso Mazzini, esattamente dalla pedana appositamente realizzata all’ altezza di Palazzo Fazzari, alla volta di Cosenza – Reggio Calabria – Catanzaro; il tutto si disputava su un percorso di 730 km che idealmente attraversando le cinque attuali province, descriveva un gigantesco otto.
La manifestazione si svolgeva tutta in una giornata in quanto era una gara di velocità, i concorrenti a bordo di Ferrari, Maserati, Osca, Stanguellini, Fiat, Alfa Romeo, Porsche, Lancia, procedevano senza alcuna sosta tranne quelle per assistenza tecnica o per rifornimento, un pit stop molto atteso dal pubblico, per esempio, era quello che avveniva in Piazza Matteotti a Catanzaro o sul corso di Locri. La gara si concludeva in tarda nottata, i piloti erano tutti ospiti dell’ Albergo Moderno, mentre i festeggiamenti avvenivano nella giornata di lunedì allietati da musica e danze presso l’ elegante sede dell’ Automobile Club in largo Zinzi e presso il caratteristico Albergo delle Fate di Villaggio Mancuso.
Degni di rilievo ed un doveroso ricordo va ad alcuni piloti internazionali partecipanti quali: Fagioli, Scarfioti, Villoresi, Serafini, Munaron, Marzotto, Musso, Taruffi, Cabianca, De Tommaso, Hans Baurer, Jean Keek, Donner Hermann, Colin Davis, Spychiger, Von Baun e le splendide Mariateresa De Filippi “Pilotino Formula Uno”, Ada Pace, Annamaria Peduzzi, o calabresi quali: Cristalli, Placido, Siracusa, Avventurieri, Allegroni, Fierthler, Scola, Raffaeli, Iannone, Vallone, Chiriaco, Ritrovato, Sarino,Costa.
L’ Automobile club Catanzaro è orgoglioso di mantenere in vita ancora oggi la rievocazione del Giro Automobilistico delle Calabrie. Da sempre l’ associazione cosentina CAMECS, coadiuvata da alcuni catanzaresi con carente identità cittadina e scarsa memoria storica, ha tentato di appropriarsi di marchi e di idee dell’ Automobile Club Catanzaro che lo ha visto costretto a rivolgersi alla competente Autorità Giudiziaria, il cui iter è giunto quasi alla conclusione.
La cosa grave è che l’ Assessore Mungo disconosca 60 anni di storia della nostra città.
Notizia segnalata da Segreteria Aci Catanzaro [MORE]