Calcio Serie B

Catanzaro calcio, prove di formazione per Salerno viste le importanti assenze

I giallorossi decisi a riscattare la sconfitta interna con la Cremonese con l’apporto di 3000 sostenitori al seguito della squadra

Mentre in città non si è completamente placato il malumore a seguito della sconfitta con la Cremonese, nel quartier generale di Giovino prosegue la preparazione della squadra in vista della difficile trasferta di Salerno.

Sarà la terza stagionale ma certamente la più impegnativa nella quale i ragazzi di mister Caserta cercheranno in tutti i modi di fare risultato per dare più ossigeno ad una classifica che comincia ad essere preoccupante visti i soli 6 punti conseguiti in altrettante gare.

Il tecnico sa bene che la trasferta in terra campana assumerà per lui maggiore rilevanza per le tante voci che circolano sulla sua permanenza in panchina se i risultati non dovessero essere raggiunti nel breve termine.

La gara di domenica contro i granata ed eventualmente la successiva con il Modena al “Ceravolo” potrebbero risultare decisive sulle sorti del tecnico melitese.

E’ chiaro che molto dipenderà quindi dall’esito del match in programma all’Arechi domenica 29 con inizio alle 15.00.

La squadra avrà un nutrito seguito di tifosi. Si prevedono infatti non meno di 3000 sostenitori a riprova di quanto sia forte l’entusiasmo e la passione per i colori giallorossi nonostante un inizio di stagione un po' stentato.

Per la formazione da opporre alla Salernitana mister Caserta dovrà trovare le giuste alternative alle importanti defezioni che sono state certificate nel corso della settimana.

Il Catanzaro sarà privo del suo capitano Iemmello - che dovrebbe rientrare dopo la sosta per gli impegni della Nazionale - oltre a Situm e con tutta probabilità anche a Pontisso che reduce da infortuno non sarà rischiato a scopo precauzionale.

I candidati a sostituire i primi due potrebbero essere Cassandro e Pittarello che nel corso delle prime sei partite di campionato hanno accumulato rispettivamente 200 e 170 minuti di gioco.

In merito al modulo da utilizzare nella gara dell’Arechi, Caserta potrebbe orientarsi sul 4-4-2 di partenza per poi eventualmente cambiarlo a gara in corso a seconda delle necessità.

La scelta di tale schieramento appare la più accreditata alla luce delle non ancora ottimali condizioni fisiche di molti esterni offensivi e di alcuni dei centrali presenti in organico. Il riferimento è in quest’ultimo caso a Colibaly e a Koutsopipoas che non saranno certamente schierati da inizio gara.

Si va quindi per la riconferma di Petriccione e Pompetti in mediana con gli unici dubbi legati ai due esterni di centrocampo da affiancare loro e fondamentali per impostare il gioco sulle fasce e servire dagli esterni più palloni possibili per gli attaccanti.

A proposito di questi ultimi sarà confermato Biasci che farà coppia con un Pittarello smanioso di sfruttare l’occasione per dare seguito alle buone prestazioni espresse ogni volta che è stato chiamato in causa.

Per la difesa, detto di Cassandro che occuperà la fascia destra, vedremo il solito trio formato da Brighenti e Antonini centrali e Bonini a sinistra.

Proprio in merito alo schieramento tattico da adottare si è fatto un gran parlare nell’ambiente nel corso della settimana in quanto la scelta del 4-2-3-1, modulo che predilige Caserta, contro la Cremonese non si è rivelata la migliore come dimostra la variazione operata nel corso della ripresa con il 4-4-2 poi trasformatosi in 3-5-2.

Ciò in quanto molti esterni offensivi non sono hanno ancora acquisito la migliore condizione fisica tale da garantire un gioco fluido e manovriero da opporre a quello di una delle più serie pretendenti alla promozione diretta qual è appunto la Cremonese.

Cambiamenti del modulo che hanno modificato radicalmente la fisionomia e l’atteggiamento della squadra nel corso della ripresa.

Da quel momento infatti i giallorossi hanno sempre avuto le redini del gioco pur non creando eccessivi pericoli alla Cremonese né tanto meno rischiando più del dovuto.

Non è dovuta al cambio di modulo la rete del definitivo 1-2 generata infatti da un errore difensivo in complicità con la decisione del VAR alquanto discutibile per un fuorigioco che ai più è apparso netto.

Maurizio Martino