Cronaca
Catanzaro, arrestato agente penitenziario: favoriva la cosca Giampà
CATANZARO, 6 FEBBRAIO 2015 – Aiutava i detenuti mafiosi del carcere di Siano a comunicare tra loro: così l’agente penitenziario Luigi Struzza, di 53 anni, guadagnava soldi e favori. L’uomo è stato arrestato questa mattina grazie all’intervento della squadra mobile di Catanzaro e al momento si trova in carcere a Vibo Valentia con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione aggravata dalla finalità mafiosa.
Non erano solo i detenuti del carcere a beneficiare dell’intervento dell’agente: Luigi Struzza permetteva anche le comunicazioni con l’esterno, agevolando lo scambio di informazioni tra gli uomini in cella e gli altri membri del clan Giampà di Lamezia Terme che continuavano a operare sul territorio. [MORE]
A incastrare l’uomo, due diverse circostanze: le attività investigative svolte dalla squadra mobile, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, e la confessione arrivata proprio da parte di uno dei membri del clan, Giuseppe Giampà. Questi, accompagnato dalla moglie Francesca Teresa Meliadò, nipote di Luigi Struzza, ha denunciato le attività illecite dell’agente all’interno del carcere, spiegando come l’uomo fosse principalmente incaricato di fare di trasportare le comunicazioni scritte dai boss da e verso l'interno del penitenziario.
(foto: www.lametino.it)
Sara Svolacchia