Politica

Catanzaro: Antonio Tarantino, la parola "primarie" scomparsa

CATANZARO 28 DIC. 2011 - Toh! Chi si rivede. Da quando, è stato eletto Vice presidente del consiglio, i cittadini catanzaresi e calabresi non hanno mai avuto l’onore di conoscere cosa pensa e cosa propone l’On Amato in merito ai gravi problemi economici, sociali ed ora anche politici, nei quali si barcamena la città di Catanzaro e cosa pensa di fare e proporre in merito alla legalità in un consiglio regionale nel quale due consiglieri di maggioranza sono in galera. [MORE]


I calabresi possono sperare che Amato si metta alla testa di un movimento per sciogliere il consiglio regionale? Come ormai è suo solito, approfitta delle occasioni elettorali per cercare di rientrare dalla finestra sputando sentenze che ormai non convincono né tanto meno preoccupano nessuno. Ma la cosa che più mi ha sorpreso è che per la prima volta, da quando il Pd è stato commissariato, l’On Amato non cita le “primarie” in un suo intervento pubblico. Lo dico subito, mi dispiace molto che Salvatore Scalzo si attardi ad incontrare uno che ormai non influisce su nessuna decisione nel Pd catanzarese, anche perché l’età non gioca a suo favore, che pubblicizza il loro incontro con l’intento di far capire a tutti che comunque è Scalzo ad andare da lui. Dire che a Catanzaro non ci sono organismi dirigenti è come scoprire l’acqua calda. Purtroppo per me è da dopo Caposuvero che il Pd naviga a vista.


Da quella assemblea, nella quale alcuni personaggi(tra cui Amato) si sono garantiti la rielezione, che Amato deve esclusivamente a quel campione di preferenze che è stato Tonino Scalzo, che in Calabria non abbiamo gruppi dirigenti né può essere contrabbandato per organismo un gruppo di Deputati, Senatori e consiglieri regionali che avrebbero, a detta dell’On, il compito di direzione in mancanza di organismi eletti. Attualmente né lo statuto nazionale né quello regionale prevedono tali organismi, prevedono però le incompatibilità che Amato fa finta di non conoscere.


Anch’io mi auguro che il 2 gennaio il nazionale mandi un commissario per fare i congressi ed eleggere organismi dirigenti titolati e riconosciuti, ma fino ad allora non è vero che nel Pd non ci sono figure in grado di gestire questa fase, come non è vero che i coordinatori provinciali sono decaduti con l’uscita di scena di quel galantuomo di Musi, che è stato costretto a lasciare proprio per l’atteggiamento che gli “eletti” hanno avuto nell’avvio dei congressi. Vorrei ricordare che il Pd è fatto di circoli territoriali nei quali è stato fatto il tesseramento 2010 e 2011 in modo trasparente, che anche se con coordinatori , sono presenti sui problemi della città e dei quartieri facendo riunioni nelle quali sono sempre invitati tutti gli iscritti ma che l’On Amato diserta.


A sei mesi da una campagna elettorale, per alcuni versi storica, nella quale di Catanzaro e di Scalzo hanno scritto i migliori commentatori nazionali e finanche esteri, in cui l’On. Amato ed i suoi pochi seguaci non hanno speso una parola di sostegno nella campagna elettorale di Salvatore Scalzo( anzi!), un vero dirigente politico ed alto rappresentante istituzionale, che non ha retro pensieri e che vorrebbe essere il padre nobile del Pd, non si sognerebbe minimamente di dire che Scalzo è uno dei possibili candidati, autorevole, ma uno dei possibili. Questo perché Amato ha qualcuno da proporre? Lo faccia. In ultimo sulla telenovela delle candidature non aleatorie e sui voti presi dal Pd vorrei ricordare all’On Amato che il Pd, per consentire a Ciconte di completare la sua lista alla presentazione della quale era presente Musi, ha autorizzato cinque iscritti a candidarsi, iscritti che hanno avuto una buona affermazione e di cui uno è stato eletto. Il disagio, se disagio c’è, lo vivono i veri democratici che in questi due anni si sono incaricati di tenere la fiammella accesa di un partito che altri, tra cui Amato, avevano portato sull’orlo del fallimento definitivo.

Antonio Tarantino
Comitato cittadino Pd Catanzaro