Catanzaro. Adolescente suicida: Marziale, epilogo percorso sofferenza
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CATANZARO, 2 MAGGIO - "Il suicidio e' la seconda causa di morte tra i giovani. Sono mediamente 500 i decessi per suicidio tra gli adolescenti in Italia, e sono i genitori, anche se non hanno la preparazione specialistica per monitorare i segnali di disagio, a dover cogliere i cambiamenti repentini del comportamento dei figli. Compito difficilissimo, aggravato dalla complessita' della societa' contemporanea". E' quanto dichiara il Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale nell'apprendere della morte di una ragazzina catanzarese, non ancora dodicenne, che stando ai primi riscontri sembrerebbe essersi lanciata dal balcone di casa. [MORE]
"Il suicidio - spiega Marziale - e' l'epilogo di un percorso di sofferenza insopportabile che attraversa la vita dell'individuo. Tutte le persone preposte alla tutela del minore dovrebbero essere preparate, sia pur sommariamente, a cogliere i segnali di allarme, a riconoscere i segni di crisi, che per lo piu' constano di insonnia, distacco dalle cose un tempo care, pensieri e frasi frequenti sulla morte, calo di rendimento scolastico, abuso di sostanze psicotrope o alcoliche, sesso non protetto, sport estremi e noncuranza della propria incolumita'. Le modalita' di tentato suicidio piu' diffuse sono il salto nel vuoto, l'autolesionismo, e in misura minore l'assunzione di farmaci. In adolescenza, particolarmente, tutti sono alle prese con un periodo esistenziale 'pericoloso' e le emozioni risultano amplificate rispetto alla capacita' di un adulto di gestirle; pertanto e' sbagliato l'atteggiamento di quanti considerano oggi gli adolescenti piu' grandi di quanto non lo siamo stati noi alla loro stessa eta'".
Per Marziale "un ruolo chiave e' quello dei social network, che spesso veicolano campanelli di allarme, affogati nel mare magnum di facezie, discussioni, insulti ed altre dinamiche, capaci di 'sporcare' la valenza di mezzi che potrebbero, invece, aiutare chi si trova in difficolta'. Nessun suicidio nasce dal nulla, c'e' sempre di base un percorso in qualche modo manifestato, talvolta addirittura alimentato proprio dal web dove esistono pagine, ammantate di scientismo, che forniscono informazioni su come suicidarsi meglio. E' importante dare informazioni di base alle famiglie. Per questo continuo a pensare che tra queste ultime e la scuola, in quanto complementari ed imprescindibili, debba rinascere un patto fondato sul reciproco rispetto e la mutua assistenza. Ed e' con sincero dolore - conclude il Garante - che mi unisco al dolore dei familiari, stringendo in un abbraccio ideale i fratellini dell'adolescente".