Cronaca

Catania, mamma investita in Viale Africa. D'Agata:"Possibilità di installare dissuasori di velocità"

CATANIA, 11 GIUGNO 2014 - E' ancora in gravi condizioni la giovane mamma investita giorni fa su Viale Africa,  mentre stava attraversando sulle strisce pedonali, nei pressi della scuola "Sante Giuffrida", per andare a prendere la propria figlia all'uscita. La donna, travolta da un ciclomotore, si trova ancora ricoverata presso l'ospedale Cannizzaro di Catania. Sottoposta ad un delicato intervento neurochirurgico la donna è in prognosi riservata.[MORE]

Alcuni genitori della scuola "Sante Giuffrida" hanno voluto organizzare, lungo la strada in cui si è verificato l'incidente, proprio davanti il plesso scolastico, una manifestazione silenziosa per sottolineare l'accaduto. I manifestanti hanno sfilato con il casco in testa per sensibilizzare gli automobilisti e dimostrare la propria vicinanza alla famiglia della donna. L'iniziativa è stata promossa da "Attraversiamo INsicurezza". 

L'assessore alla Viabilità del Comune di Catania, Rosario D'Agata, ha così commentato la situazione: “Esprimiamo affettuosa e rispettosa vicinanza alla famiglia della signora investita. È difficile trovare altre parole di fronte all’irresponsabilità di chi provoca certi incidenti”. “L’Amministrazione comunale da tempo cerca di affrontare il problema della sicurezza dei pedoni. Stiamo studiando come superare i vincoli burocratici e installare dissuasori di velocità, anche rialzati rispetto al piano stradale, che consentano il passaggio in sicurezza dei pedoni con un notevole rallentamento della marcia dei veicoli".

"Un sistema - ha spiegato D'Agata - già sperimentato altrove con alta percentuale di successo. Un’altra possibilità che l’Amministrazione sta valutando è l’utilizzo di presidi di videosorveglianza”.“A nessun presidio però può essere affidata la responsabilità di chi guida: quando siamo al volante di un mezzo siamo responsabili della nostra vita ma soprattutto di quella degli altri”, ha concluso l'assessore.

(Foto dal sito ctzen.it)

Katia Portovenero