Cronaca
Catania, arrivano i temporali ma le caditoie in via Galermo restano asfaltate
CATANIA, 5 NOVEMBRE 2014 – Il maltempo che imperversa un po’ su tutta l’Italia si è abbattuto anche sulla città etnea causando ingenti danni. Pioggia e forte raffiche di vento hanno caratterizzato la mattinata catanese con conseguente blocco del traffico e strade allagate. Le arterie cittadine nonostante la pioggia non si stata particolarmente violenta si sono trasformate in veri e propri fiumi. A ostacolare il deflusso dell’acqua ha contribuito fortemente l’inefficienza delle 5000 caditoie della città in buona parte ostruite da detriti e sporcizia, che si sono accumulati nel tempo, e per la mancata manutenzione.
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Ma all'otturazione accidentale e negligente delle caditoie se n’è aggiunta pure una volontaria o, speriamo, distratta, causata dall’uomo. È il caso di Via Galermo, nel tratto in cui detta strada s’interseca con la via Sebastiano Catania, in direzione nord, fino all’altezza della via Brescia, dove nei primi giorni dello scorso agosto sono stati eseguiti i lavori del rifacimento del manto stradale. In quell’occasione gli operai hanno ricoperto d’asfalto quasi tutte le caditoie e i tombini fognari, seppellendoli. Nonostante gli abitanti del luogo abbiano tempestivamente e ampiamente segnalato ai competenti uffici comunali il problema, a oggi, come si può notare dalle foto, nessuno è intervenuto per porre rimedio. La Via Galermo, situata nella zona nord di Catania, è in notevole pendenza e in caso di pioggia l’acqua scorre velocemente mettendo ad alto rischio l’incolumità pubblica, in particolare quella dei passanti e degli scooter.
Ci chiediamo cosa stia aspettando l’amministrazione comunale a ripulire le caditoie? Forse l’ennesima disgrazia? Ricordiamo che nell’ottobre del 2003 una ragazza morì a bordo del suo scooter, travolta dall’acqua.
Nei giorni scorsi il consigliere comunale, Vincenzo Parisi, ha lanciato l’allarme proprio per lo stato d’inefficienza in cui versano le caditoie e i tombini in tutta la città, ma finora tutto è rimasto immutato.
Sembra proprio di trovarsi dinanzi alla cronaca di un’altra tragedia annunciata!
Salvatore Grasso