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REGGIO CALABRIA, 17 OTTOBRE 2017 - La Corte Costituzionale spagnola ha bocciato definitivamente la legge sul referendum per l'indipendenza della Catalogna. Sulla base di quella legge, adottata il mese scorso dal parlamento regionale, è stato indetto e celebrato il referendum dell'1 ottobre che era stato immediatamente sospeso, dalla medesima Corte, in forma cautelare. [MORE]
La decisione di annullare la legge è stata presa all'unanimità dalla Consulta spagnola. Secondo il Govern di Barcellona, ha vinto il "sì" con il 90,1%.
Proprio sul risultato della consultazione continua ad inasprirsi lo scontro politico. Secondo quanto riferisce Tv3, un giudice spagnolo ha ordinato l'arresto dei presidenti delle due grandi organizzazioni indipendentiste della società civile catalana Anc e Omnium, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, con l'accusa di sedizione per le manifestazioni pacifiche di Barcellona del 20 e 21 settembre.
Per il governo catalano, i due leader indipendentisti sono "detenuti politici" e ne chiede l'immediata liberazione. "E' una situazione che pensavamo non si sarebbe mai prodotta nel XXI secolo", ha detto il portavoce Jordi Trull.
La Commissione Ue, dal canto suo, "non commenta mai quando c'è una procedura giudiziaria in corso in uno degli stati membri", ribadendo che si tratta di "una questione interna alla Spagna".
Intanto la Catalogna si è fermata - oggi a mezzogiorno - per protestare contro gli arresti decisi ieri sera. In tutte le città ci sono state manifestazioni davanti ai municipi e ai luoghi di lavoro. A Barcellona migliaia di persone hanno si sono ritrovate in Piazza Sant Jaume, davanti alla sede del Govern, con il Presidente Carles Puigdemont.
Daniele Basili
immagine da ilpost.it