Cronaca
Caso Yara: Bossetti non era forse in cantiere il giorno della scomparsa della giovane
BERGAMO, 12 SETTEMBRE 2014 - Una nuova svolta potrebbe esserci nelle indagini sull'omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre 2010 da Brembate, e ritrovata poi senza vita, quasi tre mesi dopo la sua morte, in un campo incolto a qualche chilometro da casa. [MORE]
Massimo Bossetti potrebbe non essere stato in cantiere il giorno della scomparsa di Yara Gambirasio
Secondo una ricostruzione degli inquirenti pare che Massimo Bossetti, in carcere dallo scorso 16 giugno con l’accusa di essere presumibilmente l’assassino della giovane, quel 26 novembre, non abbia raggiunto il posto di lavoro al cantiere di Palazzago, così come ha invece sempre dichiarato sin dal primo momento. Il furgone dell'uomo sarebbe stato ripreso da alcune telecamere, proprio nelle ore in cui si persero le tracce di Yara, tra le 18.00 e le 18.30, nei pressi della palestra di Brembate frequentata dalla giovane. In merito a questi suoi movimenti, Bossetti ha sempre specificato, senza esitazione, di passare a quell'ora dal centro sportivo perchè di rientro dal cantiere.
Il particolare emergerebbe, come afferma ANSA, dalle relazioni in seguito ai controlli effettuati dai carabinieri del Ros e dei poliziotti dello Sco, che hanno tentato di verificare le dichiarazioni dell'uomo con esami incrociati, basandosi anche sui tracciati lasciati dal cellulare dell'uomo. Importanti, pare, siano state anche le testimonianze fornite dai colleghi, che smentirebbero la presenza di Bossetti in cantiere il giorno della scomparsa della piccola Yara.
Solo ieri il gip di Bergamo, Ezia Maccora, aveva respinto l’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Massimo Giuseppe Bossetti il giorno prima. Il giudice per le indagini preliminari ha, infatti, dichiarato inammissibile l’istanza richiesta dagli avvocati Silvia Gazzetti e Claudia Salvagni.
Katia Portovenero