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Caso Wikileaks, Assange non sarà processato negli Usa
STOCCOLMA, 26 NOVEMBRE 2013 - Secondo quanto dichiarato da fonti dell'amministrazione del Washington Post, Julian Assange non verrà incriminato negli Stati Uniti per la diffusione di notizie coperte da segreto di Stato. Il dipartimento di Giustizia americano, quindi, potrebbe scegliere di non procedere con le accuse al fondatore di Wikileaks.[MORE]
Le fonti del Wp, infatti, avrebbero comunicato l'impossibilità ad incriminare Assange, poiché questo significherebbe trascinare in aula grandi testate come il New York Times, il Guardian e lo stesso Washington Post. Si tratta però ancora di una possibilità, dato che l'inchiesta è in corso e fino ad ora nessuna decisione è stata presa. Le probabilità che Julian Assange debba comparire in tribunale restano comunque ridotte, a meno che non emerga un coinvolgimento del fondatore di Wikileaks in attività criminali, oltre alla semplice rivelazione di notizie sotto segreto.
A seguito delle dichiarazioni del Wp, Wikileakes ha mostrato un certo scetticismo rispetto alle indicazioni date dalla testata statunitense. Inoltre, Barry Pollock, avvocato di Assange, ha affermato: «Diamo il benvenuto a questo sviluppo, ma non avrebbero dovuto passare anni prima che il Dipartimento della giustizia capisse che non si devono mettere sotto inchiesta giornalisti quando pubblicano la verità».
La vicenda Wikileaks prosegue, quindi, mentre Julian Assange si trova rinchiuso nell'ambasciata dell'Ecuador dal giugno 2012 e la Svezia avrebbe richiesto un interrogatorio su accuse di stupro.
Valentina Vitali
(Foto: www.specchioquotidiano.com)