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Caso Weinstein, nuove accuse sul produttore hollywoodiano. E lui: "Devastato, ho perso i miei cari"
LOS ANGELES, 12 OTTOBRE - Harvey Weinstein ha parlato al magazine “ age Six”, rompendo il silenzio dopo essere stato travolto dallo scandalo sulle presunte molestie sessuali da lui perpetrate: “Sono profondamente devastato. Ho perso mia moglie e i miei figli, coloro che amo più di ogni altra cosa". Il produttore afferma di sostenere la scelta della moglie Georgina Chapman di lasciarlo, anche se spera un giorno di riconciliarsi. Ad accusarlo, intanto, sono scese in campo anche le attrici Lea Seydoux e Cara Delevingne. [MORE]
Lo scandalo che ha travolto Harvey Weinstein fa tremare Hollywood, portando allo scoperto quello che pare essere stato un modus operandi abituale del co-fondatore di Miramax e The Weinstein Company. Dopo che la bolla è esplosa, Weinstein è stato licenziato dalla compagnia cinematografica indipendente di cui è co-fondatore. Il direttivo della compagnia ha deciso di rimuoverlo dalla sua posizione, lasciando il controllo nelle mani del fratello Bob Weinstein e del capo dell’ufficio operativo David Glasser.
Intanto Hillary Clinton - in passato molto vicina al produttore - ha annunciato che donerà i fondi ricevuti da Weinstein in campagna elettorale, ribadendo di essere rimasta tramortita dalle accuse al potente produttore di Hollywood. "Non avevo alcuna idea di come agisse nella vita privata", assicura, nonostante si dica che molte persone vicine a Weinstein sapessero. Weinstein aveva raccolto per i democratici 1,5 milioni di dollari, secondo i dati dell’ultima campagna elettorale.
Dopo la rivelazione del New York Times star famosissime, dopo aver taciuto per anni, a turno stanno rivelando che l’ormai ex re mida di Hollywood, in grado una volta di condizionare le loro carriere, ha tentato di approfittarsi di loro. Ultime in ordine di tempo, la ex top model Cara Delevigne e l’ultima “Bond girl”, Lea Seydox.
Delevigne ha postato su Instagram un’immagine con la scritta “don’t be ashamed of your story, it will inspire others” (“non vergognarti della tua storia, ispirerà altre persone”), raccontando poi di essere sfuggita al tentativo di Weinstein di attirarla in un incontro sessuale a tre. "Stavamo parlando e all'improvviso mi saltò addosso sul divano", racconta invece la Seydoux al Guardian, rievocando il periodo della produzione del film "Spectre". La star francese sbugiarda soprattutto coloro che oggi mostrano di cadere dalle nuvole nel jet set: “Tutti sapevano chi era Harvey e nessuno ha fatto nulla per decenni”.
Tra le prime star ad ammettere pubblicamente il vizio del capo della Weinstein Company - al quale si devono pellicole celebri e pluripremiate come Pulp Fiction, La moglie del soldato, Clerks, Shakespeare in Love e Sesso, bugie e videotape - Ashley Judd ha raccontato di essere stata invitata al Peninsula Beverly Hills Hotel vent’anni fa, per quella che credeva una colazione di lavoro. Invece la Judd si sarebbe ritrovata nella stanza dell’uomo, che l’avrebbe ricevuta in accappatoio chiedendole un massaggio o se fosse disposta a guardarlo mentre faceva la doccia.
Un simile trattamento sarebbe stato poi riservato a numerose impiegate temporanee della Weinstein, a cui il produttore avrebbe promesso aiuti nella carriera se avessero accettato le sue avances. In un memo stilato per denunciare il comportamento sessuale del suo capo e indirizzato agli executives dello studio, l’impiegata Lauren O’Connor scriveva: “C’è un ambiente tossico per le donne in questa compagnia. Sono una donna di 28 anni che cerca di sopravvivere e crearsi una carriera. Harvey Weinstein è un uomo di 64 anni famoso in tutto il mondo e questa è la sua compagnia. Il rapporto di potere è: io 0, Harvey Weinstein 10”.
Claudio Canzone
Fonte foto: telegraph.co.uk