Cronaca
Caso Uva, sei poliziotti e un carabiniere a processo per omicidio preterintenzionale
VARESE, 21 LUGLIO 2014 - Il gup di Varese Stefano Sala ha rinviato a giudizio sei poliziotti e un carabiniere accusati di omicidio preterintenzionale in relazione alla morte di Giuseppe Uva, avvenuta nel 2008 nell’ospedale del capoluogo dopo che l'uomo aveva trascorso parte della notte nella caserma dei carabinieri. Uva era stato fermato insieme ad un amico mentre si trovava in giro per le strade di Varese, ubriaco.
Il giudice ha respinto la richiesta di non luogo a procedere avanzata dal procuratore varesino Felice Isnardi. Secondo i familiari, parti civili nel procedimento in corso, Uva avrebbe subito violenze in caserma. Il gup ha fissato per il 20 ottobre la data della prima udienza del processo in Corte d'assise.
«Dopo quattro anni ce l’abbiamo fatta: i giudici hanno stabilito che ci vuole un processo». Lo ha dichiarato Lucia Uva, sorella di Giuseppe, in lacrime dopo la decisione del gup. «Dedico questo processo al pm di Varese Agostino Abate che non ha mai voluto cercare la verità – ha aggiunto – mio fratello non ha mai fatto atti di autolesionismo, ma è stato picchiato in caserma». «Uno scandalo che si arrivi oggi a un rinvio a giudizio, perché si rischia la prescrizione per gran parte delle accuse contestate a carabiniere e poliziotti» ha affermato il legale della famiglia Uva, Fabio Anselmo.[MORE]
Dopo la lettura del decreto del giudice, l’avvocato Anselmo, gli altri legali delle parti civili e i familiari di Uva hanno festeggiato con una bottiglia di spumante in piazza Cacciatori delle Alpi a Varese, proprio dove si trova il Palazzo di Giustizia.
Paolo Massari