Cronaca

Caso Ruby: offerti soldi all' anagrafe marocchina

ROMA- 10 MARZO. Il Fatto Quotidiano svela un inquietante retroscena della vicenda Ruby. Secondo il quotidiano lo scorso 7 Febbraio due misteriosi italiani, accompagnati da un marocchino che faceva da interprete, avrebbero offerto a una funzionaria dell’ufficio anagrafe di Fkih Ben Salah, il paese natale di Karima "Ruby" El Mahroug, una ingente somma di denaro per falsificare il certificato della ragazza, cambiando la data di nascita dal 1 Novembre 1992 al 1 Novembre 1990.[MORE]

 In tal modo sarebbe risultato che Karima era maggiorenne all’epoca degli incontri con Berlusconi, e per lui sarebbe decaduta l’accusa di prostituzione minorile con la quale la Procura di Milano ha rinviato a giudizio Berlusconi. L’impiegata dell’anagrafe dice nel video di aver rifiutato l’offerta in quanto temeva di perdere il lavoro compiendo un’azione illegale, inoltre aveva paura di mettere nei guai una sua concittadina. Nella cittadina marocchina il registro dell’anagrafe non è informatizzato, ed anche i certificati di nascita sono ancora scritti a mano, questo rende più complicato la falsificazione in quanto bisognerebbe riscrivere per intero il fascicolo. Tempo fa l’avvocato Ghedini aveva sollevato dei dubbi sull’effettiva età di Ruby, facendo riferimento a delle consuetudini marocchine che appaiono oggi superate. La ragazza sarebbe stata registrata all’anagrafe due anni dopo la nascita, ma il 4 Marzo scorso il padre della marocchina, M'Hammed El Mahroug, ha fatto sapere tramite il suo avvocato Venera Scrima che Karima è diventata maggiorenne quattro mesi fa.