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Caso Ruby, Berlusconi indagato a Milano. Le notti folli ad Arcore a suon di bunga bunga

MILANO, 15 GENNAIO - Invito a comparire a Silvio Berlusconi, il 21, 22 o 23 gennaio, per l'inchiesta milanese sul caso Ruby. Da una nota della Procura di Milano si evince che al premier, indagato, sarebbero contestati i reati di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile.

La prima ipotesi riguarda la notte in cui Ruby Rubacuori, fermata per furto, fu rilasciata dopo una telefonata del presidente del Consiglio e affidata al consigliere regionale della Lombardia Minetti; la seconda ipotesi riguarderebbe i presunti rapporti "intimi" consumati tra Berlusconi e Ruby.[MORE] I tabulati telefonici mostrerebbero che Ruby andò più volte ad Arcore e non una sola come disse ai Pm. Non esclusa la richiesta di rito immediato per il premier.

Nell'ambito dell'inchiesta sullo scandolo Ruby risultano indagati anche l'ex dentista personale Nicole Minetti, il direttore del Tg4 Emilio Fede e l'agente dei vip Lele Mora. Le accuse sono l'induzione e il favoreggiamento aggravato della prostituzione in concorso. Messi a soqquadro casa e ufficio di Minetti.

Il consigliere è stato sentito nel pomeriggio in questura a Milano, insieme ad altre tre ragazze. "Spero di essere chiamato dal Pm al più presto", dice Emilio Fede."Non ho niente da dire", commenta laconico Mora. E' stata perquisita anche l'abitazione genovese di Ruby. In una precedente perquisizione era stato sequestrato il suo pc con video e foto di feste a Villa Certosa.

RUBY, AD ARCORE IN MOLTI WEEK END Non solo il 14 febbraio, giorno di San Valentino, ma anche in altre occasioni Ruby sarebbe andata nella villa di Berlusconi ad Arcore. Lo si apprende da fonti giudiziarie milanesi. Le stesse fonti hanno ricostruito,dalle analisi delle celle telefoniche alle quali si è agganciato il cellulare della ragazza, i movimenti della giovane marocchina. Secondo queste analisi, il cellulare di Ruby risulterebbe ad Arcore nel week end del 25 aprile, il primo maggio e nei giorni di Pasqua e Lunedì dell'Angelo del 2010.

"E STASERA BUNGA BUNGA" - Per comprendere meglio la consistenza delle indagini e delle due accuse - concussione e prostituzione minorile - occorre sapere che i primi interrogatori di Karima-Ruby risalgono alla scorsa estate. Lei raccontò in tre verbali, con non poche omissioni, il contesto delle serate incandescenti ad Arcore. Con una minorenne di mezzo, non si poteva non approfondire la questione e cominciarono alcune intercettazioni telefoniche.

Una di queste è tra due coimputati del premier, e cioè il giornalista Emilio Fede, 79 anni, e il manager dello spettacolo, di casa con Mediaset, Lele Mora. Il primo dice all'altro: "E stasera bunga bunga". Il bunga bunga non riguarda, com'è stato detto sinora, anche da Noemi Letizia, una barzelletta. Ma, secondo le testimonianze, si tratta di un rito da harem arabo, "importato" ad Arcore dopo le confidenze di Muhammar Gheddafi. Dire "bunga bunga", secondo i pm, significa alludere a serate a luci rosse.