Cronaca

Caso Regeni: nuova rogatoria della Procura di Roma verso il Cairo

ROMA, 15 MARZO – La Procura di Roma ha avviato una nuova rogatoria nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano trovato morto il 3 febbraio del 2016 in Egitto e sfortunato protagonista di un caso che ancora oggi mette in serio pericolo le relazioni diplomatiche tra Roma e Il Cairo.

Gli inquirenti italiani credono fortemente che alla luce dei fatti riferiti e delle versioni raccontate dagli ufficiali degli apparati di sicurezza del Cairo -. che occorre ricordare dall'8 dicembre 2015 al 22 gennaio avevano tenuto sotto osservazione i movimenti di Regeni - emergerebbero delle ricostruzioni, tra molte reticenze, non conformi alla realtà.

La Procura, dunque, ha inoltrato una nuova richiesta di acquisizione, tramite i colleghi egiziani, dei verbali di altri 5 agenti coinvolti nella attività di controllo del giovane friulano. In una nota che emerge da Piazzale Clodio, sede del Tribunale, si legge: ”Nell’ambito della collaborazione tra le autorità inquirenti" il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, "ha inviato una nuova rogatoria relativamente alle indagini sul sequestro e l'omicidio di Giulio Regeni alla Procura generale della Repubblica araba d'Egitto". Si aggiunge più tardi: "c'è stato un colloquio telefonico tra gli inquirenti. Il procuratore di Roma ha rappresentato sinteticamente quanto contenuto nella rogatoria, mentre il procuratore generale Sadek si è impegnato a dar corso in maniera esauriente alle attività richieste nel più breve tempo possibile".

Il Cairo non è riuscito a chiarire in modo coerente e trasparente ciò che è accaduto nel dicembre 2015, soprattutto perché il friulano venne denunciato dal sindacalista Said Abdallah prima di quel mese e fu oggetto di accertamenti, per un lasso di tempo non trascurabile, da parte delle forze di sicurezza della capitale egiziana. Regeni era stato poi sequestrato, torturato per giorni e, infine, ucciso in modo barbaro.[MORE]


Carlo Giontella
 

Immagine da inkorsivo.com