Caso Regeni: il 4 settembre informativa del Governo in Commissione Esteri
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Caso Regeni: il 4 settembre informativa del Governo in Commissione Esteri

giovedì 17 agosto, 2017

ROMA, 17 AGOSTO – Lunedì 4 settembre alle 14 le Commissioni Esteri della Camera e del Senato riceveranno un’informativa del Governo sui rapporti tra l’Italia e l’Egitto e per rendere nota la posizione di Palazzo Chigi sugli sviluppi delle indagini relative all’assassinio di Giulio Regeni, comprese le spiegazioni concernenti la decisione di inviare nuovamente al Cairo l’ambasciatore Giampaolo Cantini. [MORE]

Questo è quanto riferito in una nota congiunta dai presidenti delle commissioni, Pier Ferdinando Casini e Fabrizio Cicchitto. L’informativa si è resa necessaria dopo le ultime rivelazioni del New York Times, secondo cui l’intelligence statunitense sotto la presidenza Obama avrebbe conferito al Governo Renzi prove delle responsabilità egiziane per l’assassinio del giovane ricercatore. Da Palazzo Chigi in realtà hanno già anticipato che “Washington non trasmise mai né elementi di fatto né prove esplosive” (così come definite dal giornale americano).

Secondo l’inchiesta realizzata dal NYT, invece, la vita di Regeni in Egitto ed il suo lavoro di ricerca erano collegati al clima di sospetto piombato da anni al Cairo, con “avvocati e giornalisti perseguitati ed informatori che riempivano i caffè del centro”. Si fa riferimento a tre fonti interne all’amministrazione Obama, considerate affidabili, per affermare che alcune settimane dopo il rapimento gli USA entrarono in possesso di prove del coinvolgimento dei servizi segreti egiziani, delle quali sarebbe stato informato anche il Governo italiano, all’epoca guidato da Matteo Renzi. Il NYT aveva riferito anche di un acceso faccia a faccia tra il Segretario di Stato John Kerry ed il Ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, in cui l’entourage di Kerry sarebbe stato colpito dai toni accesi ed aspri utilizzati da quest’ultimo per discutere con i rappresentanti del Governo di Al-Sisi che gli USA avevano in passato sempre cercato di “trattare con i guanti”.

L’inchiesta del magazine statunitense ha riacceso le polemiche in Italia nei confronti delle reazioni di entrambi i Governi che si sono succeduti nel gestire il caso Regeni, definite dalle opposizioni in Parlamento eccessivamente blande soprattutto nei rapporti con l’Egitto, che da Palazzo Chigi evitano di guastare definitivamente. Claudio Regeni, il padre di Giulio, ha inoltre manifestato pubblicamente indignazione per il ritorno al Cairo dell’ambasciatore Cantini, il cui allontanamento dal Paese nordafricano sembrava essere l’unica arma di pressione. Con un comunicato Laura Boldrini ha dunque sollecitato il Parlamento a tenere alta l’attenzione sulla tragica fine del ricercatore e ha spiegato di avere appunto richiesto ai presidenti delle commissioni di fissare quanto prima la data dell’informativa, già richiesta da diversi gruppi.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: pinterest.com


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