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Caso Regeni: gli Usa chiedono indagine trasparente

ROMA, 22 APRILE 2016 – Non si dirada l’alone di mistero attorno alla morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano scomparso a Il Cairo il 25 Gennaio e poi deceduto in circostanze misteriose e ancora tutte da chiarire. [MORE] 

Anche gli USA sono scesi in campo per richiedere al governo de Il Cairo di garantire un’indagine trasparente e puntuale sulla morte del giovane ricercatore e, attraverso una nota del dipartimento di Stato, il governo statunitense ha espressamente richiesto al governo egiziano di "collaborare con i funzionari italiani che sappiamo essere parte di questa indagine", in modo da garantire lo svolgimento di un’inchiesta "imparziale e completa" per scoprire finalmente la verità sulla morte del giovane ricercatore. Lo ha ribadito anche John Kirby, portavoce del dipartimento di stato statunitense, che ha più volte sottolineato che l’interesse degli USA affinché si svolga un’indagine trasparente: "è una cosa che abbiamo dichiarato in numerose occasioni pubblicamente e privatamente" ha dichiarato-

Kirby ha fatto sapere di non essere in grado di confermare la notizia secondo la quale Giulio sarebbe stato fermato dalla polizia egiziana la sera della sua scomparsa e poi consegnato direttamente ai servizi segreti, ma ha sottolineato comunque che le notizie finora trapelate "hanno sollevato interrogativi sulle circostanze del suo decesso che crediamo possano ricevere una risposta solo attraverso una inchiesta imparziale e completa".

Elisa Lepone