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Caso Phonemedia - La UIL di Vibo Valentia chiede un tavolo regionale per trovare una soluzione

VIBO VALENTIA 29 SET. 2011 - Il commissario e custode giudiziario di Soft4web, Multivoice e WCCR, dr. Francesco Di Mundo, ha annunciato il licenziamento di tutti i dipendenti il 31 Dicembre 2011. E’ amaro riflettere che, anche in questa occasione, la Regione Calabria non ha voluto o saputo svolgere alcun ruolo.  A settembre del 2009 chi scrive, assieme a pochi altri, si rese conto che Phonemedia era un bluff, che godeva di aperture negli uffici della Regione, ma che ben presto dei circa 2000 lavoratori occupati in Calabria non sarebbe rimasta traccia. [MORE]


Ancora a chi scrive balenò l’idea che a questi lavoratori, dopo la fuga dei suddetti “cosiddetti” imprenditori, poteva essere concessa la Cassa Integrazione Guadagni al fine di non farli rimanere senza reddito, cosa che poi in effetti avvenne, ma l’obbiettivo prioritario rimaneva comunque quello di ricreare le condizioni affinché il posto di lavoro negato a tutti quegli uomini e quelle donne potesse essere sostituito attraverso un lavoro sinergico fatto con cura, concretezza e con voglia di dare un contributo vero a quelle famiglie.


Così non è stato: il Ministero del Lavoro ha concesso la Cassa Integrazione, la Regione Calabria ha messo la quota prevista, con le solite “pigrizie” calabresi è riuscita a creare tutta una serie di inghippi, ma di ragionare su quella che poteva essere una occasione di lavoro diversa, magari sfruttando le competenze di tutti quegli operatori, non è stato per niente tra i pensieri dell’Amministrazione Regionale.


L’unica, grande, bella pensata è quella di mandare i lavoratori percettori di sussidio presso aziende pubbliche o private che ne faranno richiesta, ma senza nessuna prospettiva di lavoro. In pratica finito il sussidio, finiti i tirocini formativi, tutti a casa. Naturalmente collocare 1400 lavoratori del Catanzarese e altri 240 del Vibonese e renderli utili nelle Politiche Attive non sarà un gioco da ragazzi, ma questo è un aspetto secondario.


Il nodo cruciale del mancato sviluppo della Calabria, strettamente legato alla incapacità di fare emergere le competenze e le opportunità, assieme alla mancanza di una rappresentazione chiara di come possano essere utilizzate le risorse economiche ed umane, in questa vicenda trova la sua classica rappresentazione. Il guaio è che la politica o non se ne accorge, o fa finta di non accorgersene.


La narcotizzazione delle coscienze sottoposte a quotidiane informazioni tendenti a rappresentare una Calabria che è cambiata o che sta cambiando, con giornaliere conferenze stampa e roboanti annunci di milioni di euro capaci di sfornare come croissant improbabili posti di lavoro, impedisce di vedere che lì dove possono essere salvati i posti di lavoro non si agisce, che nuovi veri posti di lavoro, tranne che per una ristretta cerchia di presunti esperti, non c’è nemmeno l’ombra.


Crediamo che l’Assessore Regionale al Lavoro debba attivare un tavolo permanente capace di aprire dei confronti con i sindacati rappresentanti dei lavoratori, col Commissario Di Mundo e con le Associazioni Imprenditoriali del settore telefonico al fine di individuare percorsi condivisi capaci di scandagliare al massimo tutte le opportunità e finalizzati a individuare proposte concrete e fattibili in grado di rilanciare una vera e sana occupazione, altrimenti si innescherà una vera e propria “bomba sociale”.


A Vibo probabilmente, attraverso una trattativa che il Sindacato ha attivato con una seria impresa calabrese, si riusciranno a convertire molti dei 240 lavoratori ex dipendenti di Soft4Web. Ma gli altri?


Il responsabile UIL Tem.P Vibo Il Segretario Provinciale Vibo
Luca Muzzopappa Luciano Prestia



(notizia segnalata da Luca Muzzopappa)