Cronaca

Caso Parioli: è il turno del rinvio a giudizio per i clienti

ROMA,3 LUGLIO 2014 – Non si è ancora chiuso il caso delle baby squillo dei Parioli. La Procura di Roma, entro la fine del mese, chiederà il rinvio a giudizio per gli oltre 60 clienti che avevano avuto incontri con le due minorenni che si prostituivano in un appartamento del famoso quartiere della Capitale.

Sono state negate dalla Procura tutte le richieste di patteggiamento. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi vorrebbero chiudere gli accertamenti prima della pausa estiva. A tutti gli indagati è contestato il reato di prostituzione minorile.

Anche Mauro Floriani, marito della parlamentare Alessandra Mussolini e dirigente di Trenitalia, è tra coloro che rischiano il rinvio a giudizio. Il punto ferma dell’accusa e fissato dalla sentenza è l’impossibilità di non rendersi conto della giovanissima età delle due ragazze. Questa infatti è stata la “giustificazione” usata da Floriani e dagli altri clienti accusati.[MORE]

Quello rivolto ai clienti non è che il secondo tassello del caso. Il primo, conclusosi ieri, ha portato alla condanna di otto imputati, tutti giudicati con rito abbreviato. Mirko Ieni, uno degli ideatori del giro, è stato condannato a dieci anni di reclusione, mentre i clienti Gianluca Sammarone e Francesco Ferraro sono stati condannati a un anno e tremila euro di multa. Tra i condannati anche la madre di una delle due minorenni che dovrà scontare una pena di sei anni e risarcire la figlia in sede civile, inoltre alla donna è stata anche tolta la potestà genitoriale.

Michela Franzone