Cronaca
Caso Palamara, collegio disciplinare sospende il pm dal Csm
ROMA, 12 LUGLIO - Il pm Luca Palamara, indagato per corruzione a Perugia, è stato sospeso dalle funzioni del Csm. A deciderlo è stato il collegio disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, che ha così accolto la richiesta del procuratore generale Riccardo Fuzio. Intanto Benedetto Marzocchi Buratti, legale di Palamara, fa sapere che ricorrerà alle Sezioni Unite civili della Cassazione contro il provvedimento di sospensione: “Impugneremo sicuramente”.
Il 9 luglio scorso, per la prima volta dall’inizio del caso, Palamara aveva preso la parola davanti alla sezione disciplinare del Csm: “Non ho mai svenduto le mie funzioni di magistrato né gettato discredito sui colleghi”, aveva detto. L’udienza si era svolta a porte chiuse, dopo che la Sezione disciplinare aveva rigettato la richiesta dei legali di ricusare due giudici, i togati di Autonomia e Indipendenza Piercamillo Davigo e Sebastiano Ardita. Palamara aveva parlato per ultimo, dopo i suoi avvocati e soprattutto dopo che il collegio giudicante, presieduto dal laico dei 5 stelle Fulvio Gigliotti, aveva già ascoltato i rappresentanti dell’accusa, gli avvocati generali della Cassazione Pietro Gaeta e Luigi Salvato.
Il centro dell’accusa sono i rapporti di Palamara con l’imprenditore Fabrizio Centofanti, dal quale Palamara avrebbe ricevuto regali e viaggi e in cambio avrebbe messo le sue funzioni a disposizione dell’uomo d’affari. Il pm, davanti alla sezione disciplinare, ha replicato definendo il rapporto con Centofanti una semplice amicizia e spiegando che anche altri colleghi magistrati hanno frequentato l’imprenditore.
Claudio Canzone
Fonte foto: iltempo.it