Estero
Caso Oracle, la replica della multinazionale: "Accuse pretestuose e prive di fondamento"
REDWOOD (CALIFORNIA), 24 GENNAIO - Arriva, secca, la replica di Oracle alle accuse di discriminazione sul lavoro nei confronti di donne e minoranze etniche. Dopo la denuncia ad opera del Dipartimento del lavoro statunitense, il colosso della Silicon Valley ha diffuso un comunicato ufficiale in cui smentisce categoricamente le posizioni espresse dal governo.
Nel comunicato stampa, che riporta le dichiarazioni di Dorian Daley, vicepresidente e general counsel della società, si legge di “accuse non vere e pretestuose”. “È una causa che riteniamo priva di fondamento, basata su un procedimento gravemente viziato all'interno dell'OFCCP (Office of Federal Contract Compliance Programs), che si basa su statistiche raccolte selettivamente, piuttosto che sulla realtà”, si legge nel comunicato.
Daley ha precisato di essere “in forte disaccordo con le accuse” e ha assicurato che Oracle continuerà nel procedimento per dimostrarne l'infondatezza. “Rispettiamo i nostri obblighi normativi, siamo impegnati per la parità di trattamento e orgogliosi dei nostri dipendenti”, ha concluso il manager statunitense.
La vicenda, che in queste ore sta infiammando la cronaca internazionale, riguarda la presunta disparità di trattamento che Oracle avrebbe riservato ad alcune categorie lavorative. Secondo il governo Usa, 11.000 dipendenti asiatici e 5.000 donne sarebbero stati sottopagati. L’azione del Dipartimento del lavoro americano è arrivata in seguito a una recente class action intentata da 4.200 lavoratrici.
Claudio Canzone
Fonte foto: twitter.com