Caso Open Arms: Dichiarazioni del promoter scrittore Ruggero Pegna

martedì 20 agosto, 2019

CATANZARO 20 AGOSTO - In merito alla situazione della Open Arms, interviene con un appello anche il promoter scrittore Ruggero Pegna, autore del romanzo “Il cacciatore di meduse”, commovente storia di un piccolo migrante somalo divenuto un libro di riferimento sul tema “migranti e diritto al futuro”, già introdotto in molte scuole, e del precedente “Miracolo d’Amore”, storia della sua leucemia da cui è guarito miracolosamente grazie ad una dopnatrice americana, unica al mondo con lui compatibile..

“Gli italiani si sveglino dal fascino del bullismo assurto a linea di governo! C'e' un partito che ha fondato i suoi consensi su campagne di odio contro uomini, usando soprattutto l'arma delle fakenews e di falsi allarmismi. Prima i mostri erano i meridionali, inutili vagabondi e zavorre, e la battaglia era per la secessione; da quando qualcuno ha capito che senza i voti dei meridionali sarebbe ancora ad urlare ‘viva la Padania’ con le corna dell’elmo vichingo in testa, i mostri sono diventati i migranti, neri e cattivi, i miseri e i profughi, trattati come cose. L’Italia ha una storia identitaria di partenze e arrivi, di accoglienza avuta e data, di valori umani e cattolici, di sentimenti e rispetto per la dignità di ogni uomo e di tutte le diversità. Liberiamoci da chi ci sta facendo sprofondare nei disvalori di un bullismo politico che usa la paura, la menzogna e l’assenza di contenuti per raccogliere consensi e potere. I migranti siamo tutti noi quando cerchiamo una vita migliore. No al bullismo spocchioso di Salvini, salviamoli, salviamoci da un odio insensato e da una disumanità che ci rende tutti inevitabilmente e miseramente complici.

Grazie al senso di solidarietà, ognuno di noi può salvare ed essere salvato in un momento difficile della vita, trasformando l’amore e la generosità in miracolo; come è successo a me, grazie al midollo di una sconosciuta ragazza americana, che ha reso possibile il trapiando salvandomi da una leucemia mortale. Siamo tutti operatori di miracoli, salviamo vite umane, come vorremmo salvata la nostra e quella dei nostri cari in un momento di difficoltà e bisogno! La bontà e l’umanità hanno il colore del cuore”.

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