Cronaca
Caso Meredith: vittima di un litigio
PERUGIA, 29 APRILE 2014 - E' stato confermato in appello il sospetto che Meredith Kercher fosse stata uccisa non per sbaglio, durante un gioco sessuale, ma a seguito di una furiosa lite scoppiata tra ragazzi. La lite avrebbe avuto momenti di "progressiva aggressività" spiegano i giudici nelle motivazioni della sentenza, fino ad arrivare a una vera e propria violenza sessuale.
Si spiegherebbe così come si fosse ipotizzato in prima analisi al gioco erotico. L'aggressività sarebbe dovuta al rapporto problematico tra le due ragazze che convivevano nello stesso appartamento: per i giudici, è stata Amanda a portare in casa Rudy Guede e, quando Meredith avrebbe chiesto spiegazioni, l'amica, in preda alla droga, sarebbe partita con il litigio.[MORE]
La lite sarebbe poi degenerata e i tre sarebbero stati complici per immobilizzare Metz e violentarla. La ferita mortale sarebbe stata causata da Amanda, mentre gli altri colpi sarebbero riferibili a Sollecito. Pronta la replica dell'avvocato Bongiorno: "Il collegio ha evidentemente preso fischi per fiaschi" spiega, mentre sarebbero "dieci pagine di illogicità" quelle dietro a questa sentenza.
Ora si aspetta la parola della Cassazione, tra due sentenze che ritengono i tre imputati colpevoli e la sentenza di appello smentita oggi che parla di assoluzione per Amanda e Raffaele.
(www.tgcom24.mediaset.it)
Annarita Faggioni