Cronaca
Caso Mediatrade, Berlusconi è stato prosciolto
ROMA, 18 OTTOBRE 2011- Il capo del governo, Silvio Berlusconi, è stato prosciolto dalle accuse del processo Mediatrade, per non aver commesso il fatto. Sono stati, invece, rinviati a giudizio, il figlio del Presidente del Consiglio, Pier Silvio Berlusconi e il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, insieme agli altri nove imputati. L'udienza è fissata per il 22 dicembre 2011. Le motivazioni del giudice dell'udienza preliminare, Maria Grazia Vicidomini, saranno rese note soltanto tra trenta giorni. [MORE]
La vicenda del cosiddetto ''caso Mediatrade'' si basa sull'ipotesi che siano state effettuate, volontariamente, sovrafatturazioni sui prezzi dei diritti acquistati da Rti e Mediatrade, presso alcune società di produzione statunitensi. Tale operazione avrebbe permesso alle società italiane di detrarre, a scopi fiscali, cifre maggiori rispetto a quelle effettivamente spese. Tali differenze di prezzo sarebbero state utilizzate, inoltre, per creare un giro di fondi di danaro nero, spostati prima in Estremo Oriente e, successivamente, in Italia.
Dopo la decisione del giudice dell'udienza preliminare, Maria Grazia Vicidomini, sono arrivati anche i primi commenti a caldo dell'avvocato di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini. Egli ha affermato che la decisione del giudice è stata totalmente in linea con gli atti processuali, da cui sarebbe chiaro che il Presidente non ha ''alcuna compartecipazione con i fatti oggetto della causa''. Per di più, a parere dell'avvocato, non soltanto il premier sarebbe innocente, ma il fatto alla base del processo, non sussisterebbe.
Anche il secondo legale di Berlusconi, Piero Longo, si è espresso sulla vicenda, sottolineando che, nonostante il provvedimento sia un evento positivo ''continua ad esserci l'accanimento dei giudici di Milano'' contro il Presidente del Consiglio, fatto dimostrato, a suo parere, dagli eventi degli altri processi.
In fine, appena informato della decisione del gup, lo stesso Presidente del Consiglio ha commentato quanto accaduto. Ha, però, ribadito, al di là della soddisfazione per esser stato prosciolto dalle accuse, di non essere contento degli eventi, in quanto è stato accusato di qualcosa che ''non sta né in cielo né in terra''.
Intanto, la Procura di Milano ha già dichiarato che farà ricorso presso la Cassazione, affinché il provvedimento del gup Vicidomini sia rivisto.
Claudia Candelmo