Cronaca

Caso Marò: udienza rinviata ancora al 24 febbraio. Bonino: "Inaccettabile rinvio"

NEW DELHI, 18 FEBBRAIO 2014 - Ancora un rinvio a giudizio per Massimiliano Latore e Salvatore Girone, i due marò trattenuti da due anni in India senza alcun capo di imputazione, ma sui quali potrebbe essere applicata la legge anti-terrorismo ed anti-pirateria del 2002 (il Sua Act), punita con la pena capitale.

La Corte Suprema Indiana ha deciso oggi di rinviare l'udienza sul caso Marò a lunedì 24 febbraio alle 9:30 (14:30 in Italia), per consentire al governo di riesaminare la contestata legge anti-terrorismo ed anti-pirateria contro di loro. Ma quello del 24 febbraio, dichiara il giudice V.S. Chauhan, sarà il termine ultimo.

Il procuratore generale G. E. Vahaanvati ha affermato che il problema riguarda le pressioni della comunità internazionale nei confronti del governo indiano, per cui si teme un conflitto internazionale e di una messa in crisi dell'intero sistema delle missioni internazionali anti-pirateria: «C’è un dibattito tra il ministro degli Esteri, dell’Interno e della Giustizia e abbiamo ancora bisogno di tempo per decidere».

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Il rinvio a giudizio del caso Marò è il ventiseiesimo, il governo italiano vuole far rientrare i due Fucilieri di marina militari in Italia e potrebbe chiedere al governo indiano un ultimatum. Come ha dichiarato l'inviato speciale del governo Staffan De Mistura: "E' chiaramente un segno della difficolta' del governo indiano. Rinviino pure quanto vogliono, ma adesso. A Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dev'essere concesso di lasciare l'India. Il Sua Act e' inapplicabile, e due anni e due settimane sono troppi. Ad un ulteriore rinvio noi opponiamo un ulteriore ultimatum. Comunque sarà Roma che deciderà nelle prossime ore la linea da prendere davanti a questa situazione. Non è che con questa tattica dilatoria e qualche minima concessione l'India riuscirà a calmare il nostro sdegno".

Immediata anche la risposta del ministro degli esteri Emma Bonino dalla Farnesina: ''Il governo italiano ha disposto l'immediato richiamo a Roma per consultazioni dell'Ambasciatore a New Delhi, Daniele Mancini.A fronte dell'ulteriore, inaccettabile rinvio deliberato questa mattina dalla Corte Suprema indiana dell'esame del caso dei Fucilieri di Marina Latorre e Girone e della manifesta incapacita' indiana di gestire la vicenda, l'Italia proseguira' e intensificherà il suo impegno per il riconoscimento dei propri diritti di Stato sovrano in conformita' con il diritto internazionale. L'obiettivo principale dell'Italia resta quello di ottenere il rientro quanto piu' tempestivo in Patria dei due Fucilieri''

Valentina D'Andrea