Cronaca

Caso Marò: proiettile e minacce ad ambasciata indiana a Roma

ROMA, 21 FEBBRAIO 2014 - La tensione tra India e Italia per il Caso Marò si va sempre più alta. Soprattutto dopo l'ennesimo rinvio a giudizio della Corte Suprema indiana per i due Fucilieri Massimiliano Latore e Salvatore Girone, la cui udienza è stata spostata al 24 febbraio.

Il portavoce del ministero degli Esteri a Nuova Delhi ha rivelato che, presso l'Ambasciata indiana a Roma, nei pressi del Quirinale, sono state recapitate una lettera minatorie ed un pacchetto con all'interno un proiettile, e l'emittente indiana di New Delhi "Times Now", del quotidiano Times of India, ha dichiarato che sono state anche inviate oltre cento mail contenenti minacce e parole d'odio alla diplomazia indiana in Italia. Nel servizio televisivo sono state pronunciate queste parole: "C'è stata una escalation nello scontro tra India e Italia, in cui l'Italia ora ricorre a una tattica di intimidazione per ottenere la scarcerazione dei due militari. Dopo il braccio di ferro, ora si passa alle mail piene di odio con l'ambasciata indiana che ha ricevuto oltre cento mail, minacce e un pacchetto contenente un proiettile". Tuttora non sono stati ancotra individuati gli autori di tali offese e minacce.

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Una situazione delicata che potrebbe diventare pericolosa per i rapporti dipolomatici tra governo italiano e governo indiano, e per questo motivo il ministero degli Esteri indiano ha chiesto all'Italia di rafforzare le difese e le misure di sicurezza intorno all'ambasciata a Roma. 

Ricordiamo che i due Marò sono trattenuti in India da due anni, con le accuse di "pirateria" e "terrorismo", colpevoli di aver ucciso due pescatori mentre erano in servizio antipirateria, ma senza alcun capo d'imputazione. Nell'udienza di lunedì 24 febbraio si staibilirà se applicare o meno sui due fucilieri di marina militare il "Sua Act", la legge anti-terrorismo ed anti-pirateria del 2002, punita con la pena capitale.

Valentina D'Andrea