Politica

Caso Lusi, richiesta l'autorizzazione all'arresto

ROMA, 3 MAGGIO 2012. - "Per noi un senatore è uguale a un cittadino: non c'è differenza". Con queste parole il Segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha commentato la notizia della richiesta di autorizzazione all’arresto inoltrata dalla Procura di Roma oggi al Senato, contro l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi.[MORE]


Il capo d’imputazione per Lusi consiste nel reato di appropriazione indebita per aver sottratto al partito l’ingente somma di 23 milioni di euro, nonché quello di associazione a delinquere per aver realizzato il reato unitamente alla moglie ed a due commercialiste di fiducia dello stesso Lusi.


Secondo l'ordinanza cautelare disposta dal gip Simonetta D'Alessandro, Lusi avrebbe inoltre tentato di inquinare le indagini in corso, prefigurando responsabilità di soggetti terzi poi non individuate. Il riferimento è all’ipotesi di un immediato crollo del centrosinistra paventato dall’ex tesoriere in caso di sue dichiarazioni.

Le motivazioni poste alla base dell’ordinanza cautelare consistono nel pericolo di fuga osservato dalla Procura di Roma, in relazione all’entità delle somme riferibili al parlamentare Lusi e individuate in Canada, paese d’origine della moglie.


Ferma la posizione del Pd, secondo il Capogruppo al Senato Anna Finocchiaro, la responsabilità di Lusi, già espulso dal partito, nell’ambito del partito sarà accertata senza esitazioni “Quello che deve essere chiaro, in ogni caso, è che per il PD tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, a cominciare dai parlamentari".

SAVERIO CARISTO