Politica

Caso Lupi, M5S e Sel presentano mozione di sfiducia

ROMA, 17 MARZO 2015 - L'inchiesta della Procura di Firenze fa scendere il gelo all'interno della compagine governativa, che prende le distanze dal Ministro Maurizio Lupi. [MORE]

L'INCHIESTA, INCALZA E L'IMMAGINE ITALIANA

Un'inchiesta, quella sulle Grandi Opere riguardante la presenza di appalti "pilotati" che, a meno di 50 giorni dall'inaugurazione dell'Expo, ha un effetto sussultorio per il premier Renzi e la sua maggioranza, vista la presenza del ministro Maurizio Lupi, e del figlio Luca, tra i contatti del dirigente Incalza, registrati dalle intercettazioni. Ercole Incalza, ex dirigente di prima fila del ministero delle Infrastrutture, consulente esterno, è stato arrestato ieri insieme ad altri 3 individui in virtù di quanto emerso dalle indagini svolte dalla Procura fiorentina, indagini che risultano di particolare scomodità per l'immagine che negli ultimi mesi, il governo Renzi stava tentando di erigere in Europa e che avrebbe dovuto ottenere ulteriore lustro con l'apertura dell'Expo, un'apertura sino alla fine minata, oltre che dagli evidenti ritardi, dalle innumerevoli inchieste coinvolgenti, in varie parti  d'Italia, equivoci rapporti tra politica e imprenditoria.  

M5S E SEL CHIEDONO SFIDUCIA PER LUPI

"Al Lupi! Al Lupi!" è l'incipit dell'articolo di denuncia di Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, il cui gruppo alla Camera, con l'appoggio di Sinistra e Libertà, ha depositato una mozione di sfiducia verso il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Ma in questo martedì marziale non è la sola mozione ad essere menzionata, dalla Lega Nord emerge infatti una nuova proposta di sfiducia verso Angelino Alfano. Scopo del Carroccio, secondo quanto riportato dall'agenzia Adnkronos in virtù di un'intervista con Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camerasarebbe la caduta del Governo, per realizzare la quale hanno intenzione di chiedere "le firme a tutte le opposizioni".

L'ATTEGGIAMENTO DISTACCATO DEL GOVERNO

Walter Verini, capogruppo in Commissione Giustizia, dichiara "Serve chiarezza, in gioco sono l'immagine e la credibilità del nostro Paese". Il premier Renzi, nell'attesa di ulteriori delucidazioni su i confini dell'inchiesta ha evitato contatti con il Ministro Lupi, la volontà del premier e del governo è quella di inviare messaggi politici ben precisi, motivo per il quale la "riflessione" in merito a eventuale "tagliando" sulla legge Severino proposta da Cantone per lunedì viene considerata sua personale opinione e, da fonti provenienti dalla maggioranza, si apprende che orientamento generale è il non modificare la legge, in specie, l'abuso di ufficio poichè potrebbe agevolare il percorso del candidato campano Vincenzo De Luca (Pd) per le elezioni regionali, creando ulteriori dubbi sulla credibilità italica.

DOMANI LUPI  IN PARLAMENTO

In rapporto alle ragioni del coinvolgimento, fino ad ora solo "telefonico", del ministro, non ancora indagato, in un'inchiesta che ha permesso l'arresto di 4 persone e l'attività di indagine per altre 47, sarà lo stesso Lupi a presentare chiarimenti, domani in Parlamento. Chiarimenti che probabilmente oscilleranno dall'interesse d'un imprenditore coinvolto per la ricerca di un'attività lavorativa verso Luca Lupi, la presenza di costose regalie, alle effettive motivazioni che vedono la presenza del ministro all'interno delle intercettazioni.

Fonte foto: ilfriuli.net

Ilary Tiralongo