Cronaca

Caso Lamacchia: imputazione onorevole passa da tentata estorsione a violenza privata

COSENZA, 29 DICEMBRE - "In riferimento alla posizione giudiziaria dell'on. Bonaventura Lamacchia, che assisto in qualita' di suo difensore di fiducia, devo rappresentare alcune circostanze a seguito dei nuovi sviluppi della vicenda che lo vede coinvolto suo malgrado. In particolare, la decisione del 28 dicembre del Tribunale del Riesame di Catanzaro ha deciso di derubricare l'imputazione da "tentata estorsione" ad un reato di lievissima entita' [MORE]quale e' la "tentata violenza privata" rappresenta indubbiamente una vittoria, per quanto l'on. Lamacchia si dichiari comunque totalmente estraneo alla vicenda, anzi ritenendosi egli stesso vittima dei fatti e di come questi siano stati rappresentati".

E' quanto afferma l'avvocato Simona Rampiconi, difensore di Lamacchia, in una nota stampa. "Proprio in ragione del tipo di reato per il quale e' ora imputato - aggiunge e' fatto assolutamente inusuale che il Tribunale abbia confermato la misura della custodia in carcere. Anche in considerazione che altri soggetti, imputati nel medesimo procedimento ma per reati ben piu' gravi, siano stati messi in liberta'. Tale circostanza rende la misura della volonta' persecutoria che sta subendo l'on. Lamacchia. Comunque, mi riservo di operare una piu' attenta valutazione dei fatti quando potro' visionare materialmente l'ordinanza, verso cui certamente non si potra' rimanere indifferenti. Ritengo nondimeno che tale vicenda, a cui e' stato dato risalto ampio risalto sia in ambito giudiziario che mediatico, si stia avviando verso una soluzione che dimostrera' l'estraneita' dell'on. Lamacchia nei confronti di quanto contestatogli".