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LOS ANGELES, 8 NOVEMBRE - Colpevole, questo il giudizio emesso alle quattro di ieri (ora locale) dalla giuria della Corte Suprema di Los Angeles, California. Un impegno durato 22 giorni e ben 50 testimonianze fra accusa e difesa. Ma i 7 uomini e le 5 donne non hanno avuto pietà di Conrad Murray, il medico personale di Michael Jackson accusato di omicidio colposo involontario. Sarebbe stato complice di Jackson nel prescrivergli e somministragli un forte sedativo, il Proponol, come se fosse un normale sonnifero. [MORE]
Numerose le mosse della difesa, fra cui anche la dimostrazione pratica di come lo stesso Jackson sarebbe stato in grado di somministrarsi la dose letale quel giugno 2009. La sentenza definitiva verrà annunciata martedì 29 novembre mentre per adesso a Murray è stata negata anche la possibilità di potersi “liberare” tramite cauzione. Per lui il rischio è di quattro anni di galera, nonché la radiazione dall’albo dei medici mentre, fuori dalla corte, i fan urlanti di Jackson continuano a sostenere che la pena sia ancora troppo lieve rispetto al danno arrecato.
Dello stesso parere anche il giudice Michael Pastor, che si è così espresso: “Non stiamo parlando di un crime che coinvolge un’errata valutazione, ma piuttosto un crimine che è terminato con la morte di un essere umano. È interesse di tutti proteggere la società”. Così Conrad Murray è stato ammanettato e subito trasferito in cella.
Cecilia Andrea Bacci