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MESSINA, 17 MAGGIO 2014 – In corso l’interrogatorio di garanzia fissato col gip del Tribunale di Messina, Giovanni De Marco, con l’ex deputato Pd Francantonio Genovese, accusato di associazione a delinquere e concorso nei reati di riciclaggio, peculato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dichiarazioni fraudolente ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Sembra che all’interrogatorio stiano partecipando anche il Procuratore aggiunto di Messina Sebastiano Ardita e i pm che hanno coordinato l'inchiesta, denominata “Corsi d’oro” sulla formazione professionale, sfociata poi nell'arresto del politico.
Genovese si è costituito al carcere di Gazzi dopo che giovedì la Camera ha votato a favore per la sua carcerazione, da quella sera stessa si trova in una cella singola. “Entro a testa alta in carcere perché ho fatto quello che dovevo fare nel rispetto massimo delle Istituzioni”. Così il deputato commenta la sua decisione di costituirsi. La famiglia non parla, nessuna dichiarazione nemmeno da parte del cognato di Genovese, il deputato regionale Franco Rinaldi.[MORE]
“Un cittadino comune non sarebbe stato arrestato – afferma l’avvocato Favazzo – Genovese paga per essere un deputato e per la campagna contro la politica. E la dimostrazione è che i correi nell’inchiesta sono ai domiciliari o liberi”. Per questo il legale di Genovese chiederà i domiciliari pe il suo assistito.
Michela Franzone