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Caso Elena Ceste: arrestato il marito Michele Buoninconti

ASTI, 29 GENNAIO 2015 – Sembra essere arrivato ad una conclusione il caso di Elena Ceste, moglie e madre di 37 anni scomparsa il 23 gennaio 2014 dalla propria abitazione. Il marito, Michele Buoninconti, è stato arrestato quest’oggi con l’accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. L’uomo, che fin dall’inizio si è dichiarato innocente, al momento dell’arresto non ha rilasciato dichiarazioni ed è rimasto in silenzio.

Elena Ceste: arrestato il marito. L’avrebbe denudata e gettata in un torrente

Trovano una conclusione le indagini degli investigatori sul caso Elena Ceste. Dopo nove mesi dalla scomparsa della donna, questa era stata rinvenuta in un canale di scolo a Isola d’Asti. La donna era completamente nuda e sul suo corpo, secondo l’autopsia, non c’erano tracce di ferite d’arma da fuoco o di coltello. Questo ha indotto gli investigatori a pensare che la donna potesse essere morta per asfissia.

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Dopo l’arresto del marito, Michele Buoninconti, l’ipotesi iniziale è stata confermata. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, infatti, la donna sarebbe stata denudata e uccisa nel letto coniugale il giorno stesso della sua scomparsa; il corpo è stato immediatamente portato nel canale dov’è poi stato ritrovato. Le motivazioni alla base di questo gesto, secondo il gip Giacomo Marson, sono da ricondurre all’idea che il marito ritenesse Elena ‹‹una moglie e una madre inadeguata, nonché una donna infedele e inaffidabile, dedita a coltivare rapporti virtuali con il computer e, quindi, da “raddrizzare”››.

Arrestato il marito di Elena Ceste. Era già indagato dallo scorso 24 ottobre

Michele Buoninconti, al momento dell’arresto, non ha proferito parola e ha seguito i carabinieri in centrale. In quel momento, in casa non c’erano i figli della coppia e gli investigatori stanno ora effettuando dei rilievi alla ricerca di nuovi elementi. Michele, che si era fin da subito dichiarato innocente, non aveva convinto fino in fondo gli inquirenti, a causa delle divergenze nelle sue testimonianze. Il 24 ottobre, quindi, gli investigatori hanno inserito il suo nome nel registro degli indagati, fino all’arresto odierno.

Erica Benedettelli

[immagine da si24.it]