Politica

Caso Diciotti, inizio lavori per la Giunta

ROMA, 19 FEBBRAIO- Si aprono oggi i lavori della Giunta che dovrà decidere sul Caso Diciotti, i senatori dovranno accordare o meno l’autorizzazione chiesta per procedere contro il ministro Matteo Salvini.

Il presidente della Giunta per le Immunità del Senato, Maurizio Gasparri, ha dichiarato: “ Abbiamo rispettato le procedure previste dalla legge, farò la mia replica e credo che entro 2 ore la Giunta voterà.

Nel frattempo continuano le polemiche sulle modalità di decisione adottate dal Movimento5stelle, che lo scorso lunedì ha permesso ai propri elettori di esprimersi telematicamente, sul Caso Diciotti.

Paolo Gentiloni su Twitter scrive: “La piattaforma Rosseau decide che i senatori grillini devono impedire ai giudici di procedere. Milioni di elettori M5s si chiedono dove sia andato a finire il loro voto. Tutti gli italiani resteranno col dubbio che Salvini chiudendo i porti abbia abusato del proprio potere”.

Da parte loro replicano i pentastellati: “La democrazia diretta è sempre stato un principio fondante del MoVimento 5 Stelle. Anche sul caso Diciotti abbiamo fatto decidere i nostri iscritti, che è esattamente quello che non hanno mai fatto le altre forze politiche. Per questo ci stupiscono le parole di alcuni parlamentari che si lamentano per questa decisione. Ricordo, ad esempio, alla senatrice Fattori e a quanti cercano giornalmente visibilità sui giornali, che è proprio grazie a Rousseau che sono potuti entrare in Parlamento, ben conoscendo le regole che hanno sottoscritto. Il dialogo all'interno del MoVimento è sempre aperto, ma se Fattori e gli altri non condividono più questo modus operandi, potrebbero semplicemente restituire quanto dovuto e dimettersi", parole del portavoce del movimento Francesco Silvestri.

Opinione non condivisa dalla senatrice M5s Paola Nugnes che critica: "La rete aveva già votato su questo punto quando abbiamo votato il programma. È una contraddizione forte, perché questa votazione è fuori regolamento. Nell'articolo 4 dello Statuto, che è quello che regola le votazioni, quelle di questo tipo non sono previste" e sottolinea : “Con questo voto il M5S ha perso una parte della sua natura, dal punto di vista elettorale dovrebbe costare caro. Nella mia bolla di percezione il dissenso è ampissimo", aggiunge infine: "Per me bisogna cercare un altro mezzo per trovare le convergenze e non cedere passo passo a ricatti. Condivido l'idea di voler andare avanti per portare avanti il programma, ma questo cedere può essere deleterio per il M5S e per il Paese. Si sta disegnando un'idea di società respingente, che fa leva sui più deboli. Siamo in recessione etica e morale, si sta dando adito a una visione di chiusura e di respingimento che non appartiene al vero Movimento".


Ludovica Portelli