Cronaca
Caso Cucchi: un teste lo vide arrivare nell'aula di convalida dell'arresto con il volto tumefatto
ROMA, 06 OTTOBRE 2014 – Spunta una nuova testimonianza sul caso Cucchi. Secondo quanto riportato da alcune agenzie, un avvocato che si trovava casualmente nei pressi dell’aula dove fu convalidato l’arresto al geometra romano, vide il ragazzo con il volto “estremamente arrossato e gonfio, come recante delle tumefazioni”. I 'segni', questi, del 'pestaggio' che, secondo la parte civile, sarebbe avvenuto prima dell'udienza di convalida dell'arresto di Stefano Cucchi.
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La testimonianza è emersa oggi, nel corso dell’intervento di Fabio Anselmo, legale di parte civile, durante il processo d'appello. Secondo quanto si apprende, ad assistere alla scena fu l’avvocato Maria Tiso che, dopo la sentenza di primo grado, avrebbe inviato all’avvocato Anselmo una lettera contenente la sua testimonianza. Nella missiva inviata dall’avvocato Tiso si legge: "Di corporatura esile, aveva il volto, ed in particolare gli occhi, estremamente arrossato e gonfio, come recante delle tumefazioni. Era come se sotto gli occhi avesse quelle che in gergo comune sono individuate come 'borse' gonfie e di un colore tendente al violaceo. Aveva un'aria di sicuro molto 'provata'. Mentre si dirigeva abbastanza lentamente verso l'aula di udienza, mostrava difficoltà nel camminare; appariva come irrigidito nella coordinazione della deambulazione e se non ricordo male, non sollevava del tutto i piedi da terra ma sembrava trascinarli in avanti ad ogni passo".
L'avvocato Anselmo oggi ha chiesto alla Corte che la lettera venga acquisita nel fascicolo processuale e che la testimonianza dell'avvocato Tiso venga ascoltata.
(foto www.vivavoceweb.com)
Elisa Lepone