Cronaca
Caso Cucchi: la famiglia incontra il procuratore Pignatone, il Sappe querela Ilaria Cucchi
ROMA, 03 NOVEMBRE 2014 – E’ durato una decina di minuti l’incontro fra i familiari di Stefano Cucchi e il capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone, che in precedenza aveva avanzato la possibilità di effettuare nuovi accertamenti sulla vicenda.
Caso Cucchi: la famiglia incontra il capo della Procura di Roma
Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, ha dichiarato dopo l’incontro con il capo della Procura capitolina: «L'incontro con il capo della Procura di Roma e' stato molto positivo. Giuseppe Pignatone si e' impegnato a rileggere gli atti dell'inchiesta dall'inizio. Senza alcuna preclusione. Dopo 5 anni, finalmente abbiamo una buona sensazione». Pignatone, dopo aver incontrato la famiglia del geometra romano deceduto il 22 Ottobre 2009, ha reso noto che verrà effettuata «una rilettura di tutte le carte dell’inchiesta con riferimento alle posizioni che non sono state oggetto di indagine. Lette anche le motivazioni della corte di assise di appello, prenderemo le nostre decisioni».
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Il Sappe querela Ilaria Cucchi
Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) ha depositato a Roma una querela contro Ilaria Cucchi. Lo fa sapere il sindaco stesso, tramite una nota nella quale vengono riportate le parole del segretario generale, Donato Capece: «Dopo essersi improvvisata aspirante deputato –aveva dichiarato Capece –, aspirazione che tale è rimasta grazie al voto degli italiani, prendiamo atto che Ilaria Cucchi vorrebbe ora vestire i panni di Pubblico Ministero, magari consegnando quelli da giudice al suo difensore Fabio Anselmo, per confezionare una sentenza sulla morte del fratello Stefano che più la soddisfi, ma che non è la risultanza delle sentenze di primo grado e di appello. Bisogna finirla con essere garantisti a intermittenza, rispettando le sentenze solo quando queste fanno comodo». Conclude poi la nota: «L’insieme delle dichiarazioni diffuse da Ilaria Cucchi pare, con ogni evidenza, voler istigare all’odio e al sospetto nei confronti dell’intera categoria di soggetti operanti nell’ambito del comparto sicurezza, con particolare riferimento a chi, per espressa attribuzione di legge, si occupa della custodia di soggetti in stato di arresto o detenzione, Questo non lo possiamo accettare. Proprio per questo abbiamo deciso di adire le vie legali nei confronti della signora Cucchi: a difesa dell’onore e del decoro della Polizia Penitenziaria».
(foto www.today.it)
Elisa Lepone