Cronaca

Caso Cucchi: il Procuratore capo di Roma: "Inaccettabile morte se si è affidati allo Stato"

ROMA, 3 NOVEMBRE 2014 - Ancora polemiche sui risvolti della sentenza del caso Stefano Cucchi, che ha visto l' assoluzione di tutti gli imputati.

Caso Cucchi: il Procuratore di Roma disposto a riaprire le indagini

La sorella di Cucchi, Ilaria, da subito ha messo sotto accusa le indagini svolte dalla Procura di Roma, definendole "lacunose, mancanti e poco incisive".

Ed ora, a soli tre giorni dalla sentenza della Corte di appello che ha assolto tutti gli imputati (sei medici, tre infermieri e tre agenti della Polizia Penitenziaria), dopo le polemiche, è proprio il Procuratore Capo di Roma, Stefano Pignatone, ad esprimersi sulla vicenda: " Non è accettabile, dal punto di vista sociale e civile prima ancora che giuridico, che una persona muoia, non per cause naturali, mentre è affidata alla responsabilità degli organi dello Stato". Pignatone, inoltre sottolinea il fatto che le "sentenze meritano tutte rispetto", ma evidenzia come i verdetti di primo e secondo grado siano contrastanti "e in tutto o in parte condivisibili"

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"Se emergeranno fatti nuovi o comunque l'opportunità di nuovi accertamenti, - fa sapere Pignatone - , la Procura di Roma è sempre disponibile, come in altri casi più o meno noti, a riaprire le indagini".

Non tarda ad arrivare la risposta di Ilaria Cucchi, che accoglie di buon grado la disponibilità della Procura di Roma: "Prendiamo atto di questa importante decisione del procuratore capo della Repubblica di Roma. Rimaniamo in attesa di giustizia e verità come abbiamo sempre fatto in questi cinque anni. Possiamo dire che vanno azzerate tutte le perizie e le consulenze che hanno fatto solo fumo e nebbia sui fatti".

Sulla riapertura delle indagini si è espresso anche il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Mario Ferri, che dichiara: " E' giusto e corretto chiedere la riapertura della indagini. La verità va ricercata sempre e fino alla fine".

Filomena I. Gaudioso

( Foto:il fattoquotidiano)