Cronaca

Caso Cucchi, il Presidente della Corte d'Appello: "Basta gogna mediatica, non c'erano prove"

ROMA, 02 NOVEMBRE 2014 – Dopo la tanto discussa sentenza di assoluzione nel processo d’appello per la morte di Stefano Cucchi, a prendere la parola è Luciano Panzani, presidente della Corte d’appello di Roma.

Sentenza sul caso Cucchi, Panzani: "Basta gogna mediatica"

«Il giudice penale –ha dichiarato il Presidente della Corte d’Appello–deve accertare se vi sono prove sufficienti di responsabilità individuali e in caso contrario deve assolvere. È quello che i miei giudici hanno fatto anche questa volta. Questo è il compito del giudice per evitare di aggiungere orrore ad obbrobrio e far seguire ad una morte ingiusta la condanna di persone di cui non si ritiene provata la responsabilità». ha dichiarato poi Panzani, e nessun invito a «far pagare i magistrati per i loro errori, se non vogliamo rischiare di perdere molto più di quanto già si sia perso in questa triste vicenda».

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L'avvocato Anselmo annunzia azioni contro il Ministero

L’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi, ha dichiarato: «Ora aspetteremo le motivazioni della sentenza per preparare il nostro ricorso in Cassazione, ma intraprenderemo anche un’azione legale nei confronti del ministero, affinché si possa riconoscerne la responsabilità rispetto alla morte di Stefano». Riferendosi poi al risarcimento che la famiglia Cucchi ha ottenuto dall’Ospedale Sandro Pertini, dove Stefano morì il 22 Ottobre 2009, Anselmo ha asserito che «il maxirisarcimento da un milione e 340mila euro ottenuto dalla famiglia Cucchi e frutto di una accordo-transazione con i legali dell’ospedale dove Stefano morì è intoccabile, anche alla luce della sentenza di ieri che ha assolto i medici dell’Ospedale Pertini». 

(foto www.reteconomy.it)

Elisa Lepone