Cronaca
Caso Consip, pm Woodcock indagato per violazione del segreto d'ufficio
ROMA, 27 GIUGNO - Il pubblico ministero napoletano Henry John Woodcock, è accusato di aver passato alcuni atti dell'inchiesta al Fatto Quotidiano ed è indagato di violazione del segreto d'ufficio nell’ambito del caso Consip. L’inchiesta è relativa alla fuga di notizie sulle indagini per gli appalti Consip che nello scorso dicembre è passata per competenza da Napoli a Roma, anche in relazione a presunti avvertimenti sull’esistenza dell’indagine ai dirigenti della Consip, che sarebbero stati veicolati dal vertice dell’Arma dei carabinieri e dal ministro Luca Lotti. [MORE]
Poche ore dopo il quotidiano diretto da Marco Travaglio pubblicò alcune carte coperte dal segreto. Gli atti di indagine di questi mesi rivelerebbero che dietro a quella fuga di notizie ci sarebbe proprio il pm partenopeo, titolare del fascicolo fino a quel momento. Per questo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi hanno deciso di iscriverlo per violazione del segreto e hanno dato comunicazione al ministero della Giustizia, al Consiglio Superiore (che già aveva aperto un fascicolo sul suo operato) e alla procura generale presso la Corte di Cassazione.
"Ho assoluta fiducia nei colleghi della procura di Roma» — ha affermato il pm all'Ansa — "e sono quindi certo che potrò chiarire la mia posizione, fugando ogni dubbio ed ombra sulla mia correttezza professionale e personale. Non nego, tuttavia di essere molto amareggiato, e che questo è per me un momento molto difficile". "Posso però affermare, in piena serenità — ha concluso Woodcock — che la mia attività è sempre stata ispirata dal solo intento di servire la Giustizia, nel rispetto delle regole".
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine ilmattino.it)