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ROMA, 15 SETTEMBRE - Il caso Consip torna ad essere al centro dei riflettori. Il carabinieri ex capitano del Noe, Gianpaolo Scafarto, ha affermato: “Scoppierà un casino, arriviamo a Renzi”. Attualmente è indagato dalla procura di Roma per falso.[MORE]
Questa frase, secondo quanto riportato dalla pm, è stata pronunciata dal carabinieri nel settembre del 2016, poco prima del deposito dell’informatica agli uffici giudiziari di Roma. Lo stesso Gianpaolo avrebbe inserito in questi documenti delle dichiarazioni false.
Matteo Renzi ha commentato il fatto dichiarando che “se un carabiniere falsifica prove, se un agente dei servizi segreti si intrufola dove non dovrebbe e c’è chi usa un presunto scandalo contro un esponente delle istituzioni, la verità prima o poi arriva. Hanno provato a colpire me ma verrà colpito chi ha tradito il senso dello Stato”. “Lo scandalo Consip è nato per colpire me – ha continuato - finirà per colpire chi ha falsificato le prove contro il presidente del Consiglio”.
Ad essere coinvolto non è solo un carabiniere. Con lui c’è infatti anche Sergio De Caprio, colonnello dei Carabinieri, che si è difeso così: “Non ho mai svolto indagini per fini politici. Soprattutto, non ho mai parlato di Matteo Renzi con nessuno, nemmeno con la dottoressa Musti”.
Chiara Fossati
immagine da ildubbio.it