Cronaca
Caso Consip, indagato per falso capitano del Noe
ROMA, 10 APRILE – Indagato per il reato di falso aggravato dalla Procura di Roma il capitano del Noe, Giampaolo Scafarto.[MORE]
A seguito di una approfondita attività di controllo e rilettura delle carte, condotta dal procuratore aggiunto di Roma, Paolo Ielo, e dal sostituto Mario Palazzi, è emerso che l'indagine condotta dal Nucleo Tutela Ambiente dell'arma del Carabinieri sul caso Consip è stata deliberatamente manipolata in due significativi passaggi allo scopo di accreditare falsamente una attività di disturbo dei Servizi segreti sulle indagini che l'Arma stava conducendo sull'imprenditore Alfredo Romeo e sui suoi rapporti con Tiziano Renzi, padre dell'allora premier Matteo.
In particolare, dall'analisi delle intercettazioni ambientali effettuate negli uffici della Romeo Gestioni, è emerso che Scafarto ha attribuito una frase all'imprenditore napoletano Alfredo Romeo - nella quale si diceva che aveva incontrato Tiziano Renzi – che in realtà era stata pronunciata dall'ex parlamentare e collaboratore di Romeo, Italo Bocchino. Inoltre, il capitano avrebbe accreditato erroneamente la tesi della presenza di non meglio precisati appartenenti ai Servizi segreti nel corso della loro attività di indagine a carico di Romeo.
Oggi Scafarto è stato interrogato ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Antonella Sica