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SAN PAOLO, 13 OTTOBRE - "Cesare Battisti ha rotto il rapporto di fiducia con il Brasile" dichiara il Ministro della Giustizia brasiliano Torquato Jardim.[MORE]
"Ha cercato di uscire dal Brasile senza una ragione precisa dicendo che stava andando a comprare materiale da pesca. In questo modo ha rotto quel rapporto di fiducia che si instaura sempre tra un ospite particolare come l’italiano e il paese che lo accoglie. Ha commesso un illecito. Stava andando in Bolivia con una somma di denaro superiore a quella consentita e senza un valido motivo apparente” afferma Jardim.
Oggi, la svolta conclusiva: infatti, come sostenuto dal Ministro della Giustizia Jardim, il tentativo di fuga di Cesare Battisti è "un fatto nuovo". Jardim, in un'intervista alla BBC Brasil, ha confermato la decisione del governo di estradare Battisti, chiamando in causa la "sospetta fuga" dal Paese, di cui l'ex terrorista si è reso protagonista.
La risposta di Cesare Battisti non tarda ad arrivare: "L'arma per difendermi non è fuggire. Sono dalla parte della ragione, ho tutto dalla mia parte" risponde l'ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo dalla sua casa a Cananeia.
Oggi, sulle pagine di Folha de San Paolo, il quotidiano di Brasilia, Battisti, latitante da 36 anni, condannato in via definitiva a due ergastoli per due omicidi e altri due per concorso in omicidio, ha definito l'Italia "un paese così arrogante", sostenendo di non aver mai avuto alcun interesse a lasciare il Brasile, un Paese in cui si sente "protetto", per trasferirsi "in uno dove non so cosa mi succederà".
"Ha l’occasione, presidente” dichiara l’ex militante rivolgendosi a Michel Temer, leader brasiliano, “per compiere un grande atto di giustizia e umanità. Vorrei che prendesse coscienza profonda della situazione. Ha tutti gli strumenti giuridici e politici per fare un atto di umanità e lasciarmi qui in Brasile."
Numerose fonti dichiarano che “una robusta maggioranza di consenso all’estradizione” inizia ad esprimersi pubblicamente. Appare ormai chiara la posizione dei leader politici brasiliani nei confronti del Caso Battisti.
Caterina Presta
(Fonte immagine: lastampa.it)